I robot, così come l'intelligenza artificiale, hanno fatto molto notizia negli ultimi tempi, perché risultano essere in rapida e continua espansione, ma i robot sul posto di lavoro non sono una novità. Da almeno 50 anni i robot sono utilizzati nelle fabbriche, e i progressi tecnologici, hanno fatto sì che i robot di oggi siano più diffusi, ma anche molto diversi dai loro predecessori, in termini di produttività e/o di sicurezza. È facile al giorno d’oggi vederli lavorare, in modo completamente o parzialmente indipendente, fianco a fianco dei lavoratori, il che può creare opportunità ma anche qualche rischio. In questa indagine, tra le prime in tal senso, si inizia ad indagare ad ampio raggio, sulle morti legate ai robot sul posto di lavoro.

 

Cosa tratta?

Uno studio recentemente uscito negli USA, ha fatto molto discutere la comunità degli HSE Manager americani ed evidenzia le crescenti sfide della protezione dei lavoratori che svolgono compiti con l'ausilio di robot. Man mano che la tecnologia robotica si sviluppa, l'identificazione delle cause degli incidenti mortali, sarà una parte fondamentale dello sviluppo di misure di prevenzione e protezione atte a proteggere i lavoratori.

Per capire dove si verificano i decessi correlati ai robot sul posto di lavoro, questo studio ha utilizzato i dati del Bureau of Labor Statistics Census of Fatal Occupational Injuries. Dopo aver identificato tutti i decessi correlati ai robot dal 1992 al 2017si è provveduto a classificarli in base alle caratteristiche dei lavoratori, alla posizione geografica, al tipo di datore di lavoro e al tipo di robot coinvolto. Durante i 26 anni esaminati, si sono verificati 41 decessi che sono sicuramente correlati ai robot. Le informazioni più rilevanti sono:

  • la maggior parte dei decessi sono stati tra i lavoratori di sesso maschile, che rappresentano l'85% dei decessi correlati ai robot, e la maggior parte (29%) aveva tra i 35 ei 44 anni;
  • quasi la metà (46%) di questi decessi correlati ai robot si è verificata nel Midwest a causa dell'uso di robot nella produzione di autoveicoli nel Michigan e nell'Ohio;
  • i robot fissi hanno rappresentato l'83% dei decessi e i robot mobili il 17%;
  • più di tre quarti dei decessi si sono verificati mentre il robot era alimentato per funzionare da solo, spesso durante le attività di manutenzione eseguite dal lavoratore;
  • la categoria “Contatto con oggetti e attrezzature” ha rappresentato la maggior parte degli incidenti (73,2%), seguita da “incidenti di trasporto” (14,6%);
  • all'interno di “Contatto con oggetti e attrezzature", la sottocategoria "Preso in attrezzature o macchinari in esecuzione durante manutenzione, pulizia” rappresenta il 26,8%, mentre la categoria “Presi in attrezzatura in funzione o macchinari” costituisce il 34,1% dei casi totali;
  • nel 78% (n = 32) dei casi che descrivono incidenti mortali con i robot, il lavoratore è deceduto mentre il robot si muoveva. Un braccio robotico è stato elencato in quasi la metà (46,3%) mentre una cella, gabbia o tenda robotica è stata inclusa nel 24,4% del totale;
  • la manutenzione del robot si conferma come una delle operazioni più pericolose ed è menzionato in 24 (pari al 58,5%) dei 41 decessi. Diciassette di questi incidenti relativi alla manutenzione descrivono il tipo di manutenzione eseguita, con lo sblocco, la pulizia di un sensore o la risoluzione dei problemi.

I vantaggi della robotica sul posto di lavoro sono numerosi, ad esempio possono ridurre le esposizioni professionali pericolose e/o possono eseguire compiti ripetitivi, monotoni, tossici o troppo pericolosi per i lavoratori umani. L'uso crescente e la dipendenza dai robot occupazionali, in particolare i robot collaborativi (COBOT) con cui è possibile interagire direttamente con i lavoratori per svolgere compiti insieme, pone nuove sfide ai professionisti della sicurezza e della salute, per garantire la sicurezza dei lavoratori da questi rischi emergenti. Parliamo di indubbi progressi scientifici, ma anche di un crescente sviluppo che può rappresentare un fattore potenzialmente in grado di aumentare il contatto dei robot con gli esseri umani. Il tutto si traduce chiaramente in nuove sfide per ridurre il rischio di lesioni/incidenti.

Tuttavia, in questa transizione occupazionale verso un ambiente di lavoro robotico ad oggi sconosciuto, appare chiaro che esiste una carenza di informazioni disponibili per comprendere il potenziale di aumento del rischio che questi robot di fatto introducono sul posto di lavoro.

La prima morte correlata a un robot negli Stati Uniti è avvenuta in stabilimento automobilistico nel 1979. Il defunto è stato colpito da un braccio robotico utilizzato per recuperare parti. Il robot ha continuato a funzionare e il lavoratore defunto non è stato localizzato per altri 30 minuti. Gli incidenti mortali si sono verificati principalmente in grandi stabilimenti e sono stati facilmente raggruppati anche geograficamente. Questo raggruppamento geografico tra grandi impianti è in gran parte dovuto alle industrie manifatturiere automobilistiche situate nel Michigan e nell'Ohio.

La maggior parte dei casi riguardava robot fissi e robot che colpivano i lavoratori mentre operavano normalmente. Molti di questi incidenti si sono verificati durante la manutenzione, inclusa la manutenzione di emergenza, a conferma della criticità delle operazioni di manutenzione. È probabile che debba essere rivista proprio la valutazione dei rischi durante le fasi di manutenzione, emersa chiaramente come attività a maggior rischio nel caso dei robot. L'ampia percentuale di casi che si sono verificati durante la manutenzione non è stata sorprendente poiché l'Amministrazione per la sicurezza e la salute sul lavoro ha citato i risultati di studi provenienti da Giappone e Svezia che affermano che molti infortuni correlati ai robot si verificano soprattutto durante la manutenzione, la riparazione, il collaudo, l'installazione e la programmazione o il perfezionamento.

Un altro dato interessante è che la maggior parte degli incidenti identificati per questo studio, sembra coinvolgere robot industriali tradizionali. Questi tipi di sistemi robotici hanno costi di installazione iniziali elevati, quindi il loro utilizzo si è sviluppato principalmente nei grandi stabilimenti industriali, dotati peraltro di strutture e sistemi di sicurezza di tutto rilievo. Man mano che il costo dei macchinari robotici diminuirà, le piccole imprese saranno in grado di trasformare i propri luoghi di lavoro con l'incorporazione di macchinari robotici. Il che pone grandi interrogativi per il futuro, perché le piccole organizzazioni, di norma non sono dotate di strumenti di prevenzione e/o strutture e specialisti in grado di prevenire i rischi paragonabili a quelle delle grandi aziende. Gli incidenti che coinvolgono i robot industriali tradizionali possono essere prevenuti in modo più efficace garantendo il rispetto delle aree sorvegliate della cella o della gabbia robotica, con particolare attenzione all'interruzione completa dell'alimentazione e al lockout tagout durante tutte le operazioni che non siano di routine.

Il forte aumento numero di robot mobili autonomi, tra cui veicoli, carrelli elevatori, ma anche autocarri di grandi dimensioni e attrezzature industriali, e i robot collaborativi e coesistenti, suggerisce che i lavoratori dovranno affrontare gravi esposizioni professionali in futuro, se non altro a causa di una maggiore esposizione alla crescente presenza di macchine robotizzate. Veicoli, camion e attrezzature industriali altamente automatizzati sono in forte espansione, Se da un lato è possibile pensare che ci sia il potenziale per aumentare la sicurezza dei lavoratori, dall’ altro lo studio evidenzia come veicoli autonomi anche veloci, siano in grado di introdurre seri rischi per i lavoratori poiché questi tipi di macchine robotiche possono comportare masse importanti ed hanno di conseguenza la capacità di produrre impatti ad alta energia con potenziali lesioni gravi o mortali. Attualmente sono in uso prototipi funzionanti di automobili e rimorchi per trattori altamente automatizzati, carrelli elevatori a guida autonoma e altre attrezzature per l'edilizia pesante, e alcuni di questi hanno già portato a incidenti mortali.

Tuttavia, i parametri in rapida evoluzione dei nuovi tipi di robot, che da molte parti sono considerati come il prossimo passo della modernizzazione industriale, richiedono ricerca scientifica ma anche leadership e partecipazione, per tenere il passo con gli sviluppi della robotica e garantire adeguati livelli di sicurezza e salute dei lavoratori. Gli sforzi in corso devono includere l'aggiornamento e lo sviluppo di nuovi standard di sicurezza robotica da utilizzare. Si inizia inoltre a parlare dello sviluppo di linee guida per le specifiche dei robot, che riescano a garantire operazioni sicure e conformità alle norme di sicurezza.

Ulteriori innovazioni nei sensori e nell'intelligenza artificiale sono i futuri sistemi di sicurezza necessari ad aumentare il riconoscimento degli oggetti ed evitare le collisioni, che siano in grado di distinguere oggetti diversi dello stesso colore (ad oggi grande criticità) e di operare in ogni condizione (ad es.  temperature estreme, condizioni meteorologiche avverse o scarsa illuminazione). È stato infine suggerito che la prevenzione delle collisioni tra robot possa essere ridotta prevedendo una accurata progettazione dei movimenti dei robot. Se i movimenti dei robot saranno molto prevedibili per gli esseri umani, è più facile evitare le collisioni. Più complessa invece la parte di progettazione che insegni ai robot il movimento degli esseri umani in modo che possa diventare prevedibile per i robot stessi, anche durante situazioni dinamiche e imprevedibili. Attualmente la ricerca si sta focalizzando proprio sulla prevenzione delle collisioni tra robot. La sperimentazione riguarda algoritmi ingegneristici che riescano a sviluppare strategie di "percorso intelligente" e che riescano a gestire precisi limiti di pressione e forza sugli esseri umani durante gli eventi di contatto.

 

Conclusioni

La natura mutevole della robotica sul posto di lavoro, così come le continue richieste di nuovi prodotti e nuovi materiali, suggerisce che le tecnologie emergenti possono introdurre nuovi pericoli sul posto di lavoro, ad oggi peraltro poco conosciuti. Le nuove tecnologie hanno portato ad un aumento importante del numero di robot sul posto di lavoro e ad una maggiore esposizione umana a macchinari di tipo automatico/robotico. La conseguenza è stata la comparsa dei primi incidenti fatali. Questi primi studi abbastanza pioneristici nel campo, dimostrano che i professionisti della salute e della sicurezza, dovranno probabilmente affrontare sfide significative per tenere il passo con gli sviluppi della robotica e garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori.