Conflavoro, sul proprio sito internet, ha ricordato che il servizio offerto consistente nel sostegno burocratico alle PMI vittime di mancati pagamentio che intendo fruire dei finanziamenti agevolati riconosciuti, ai sensi dell’art.1, cc. 199-202 della Legge 208/2015, dal relativo Fondo istituito presso il MISE che ha la finalità di sostenerele piccole e medie imprese che entrano in crisi a causa della mancata corresponsione di denaro da parte di altre aziende debitrici.

Le imprese beneficiarie sono le piccole e medie imprese (PMI) regolarmente costituite e iscritte nel registro imprese, nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, che non sono in stato di scioglimento o liquidazione e che non sono sottoposte a procedure concorsuali per insolvenza o ad accordi stragiudiziali o piani asseverati o ad accordi di ristrutturazione dei debiti.

Dette imprese devono avere sufficiente patrimonializzazione e capacità di rimborso ed essere in potenziale crisi di liquidità per mancati pagamenti da parte di imprese debitrici imputate.

Condizione fondamentale per poter fruire dei finanziamenti è essere parte offesa in un procedimento penale in corso alla data di presentazione della domanda a carico di una o più imprese debitrici che risultino imputate di almeno uno dei seguenti delitti: estorsione, ai sensi dell’articolo 629 del codice penale; truffa, ai sensi dell’articolo 640 del codice penale; insolvenza fraudolenta, ai sensi dell’articolo 641 del codice penale; false comunicazioni sociali, ai sensi dell’articolo 2621 del codice civile.

Inoltre è necessario che i mancati pagamenti da parte delle imprese debitrici – crediti documentati dagli atti del procedimento penale e non incassati alla data di presentazione della domanda – rappresentino almeno il 20% del totale dei “Crediti verso clienti” di cui alla lettera C) II - 1) dell’articolo 2424 del codice civile.

Il finanziamento non può superiore al totale dei crediti vantati dalla PMI e non pagati alla data di presentazione della domanda, in ogni caso massimo 500.000 euro. Inoltre l’incentivo non può essere superiore alle capacità di rimborso della PMI richiedente e deve rispettare i massimali «de minimis» applicabili a seconda del settore di appartenenza della PMI.

Le somme vengono erogate in unica quota dal MISE entro 30 giorni dalla concessione, a tasso d’interesse pari dello zero per cento e con ammortamento non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni,  comprensivi di preammortamento massimo di due anni.

I finanziamenti agevolati sono concessi mediante procedura valutativa a sportello. Le imprese presentano le domande mediante procedura informatica che sarà accessibile dalla pagina Finanziamenti agevolati a PMI vittime di mancati pagamenti del sito del MISE (www.mise.gov.it).

Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di finanziamento agevolato. La presentazione di una ulteriore domanda implica la rinuncia alla precedente.