Una tantum 200 euro: il recupero avviene con l’Uniemens di competenza di luglio 2022
A cura della redazione
L’INPS, con il messaggio n.2397 del 13 giugno 2022, ha fornito le istruzioni operative ai datori di lavoro per l’esposizione dell’Una tantum di 200 euro, di cui al DL 50/2022, sul flusso Uniemens, precisando che il recupero del credito anticipato al lavoratore avviene con le denunce di competenza del mese di luglio 2022.
Più precisamente nella sezione PosContributiva i datori di lavoro valorizzeranno all’interno di <DenunciaIndividuale>, <DatiRetributivi>, <InfoAggcausaliContrib>, i seguenti elementi: nell’elemento <CodiceCausale> dovrà essere inserito il nuovo valore “L031”, avente il significato di “Recupero indennità una tantum articolo 31 comma 1 decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50”; nell’elemento <IdentMotivoUtilizzoCausale> dovrà essere inserito in valore “N”; nell’elemento <AnnoMeseRif> dovrà essere indicato l’anno/mese “07/2022” e nell’elemento <ImportoAnnoMeseRif>dovrà essere indicato l’importo da recuperare.
Invece i datori di lavoro agricolo, al fine di recuperare l’indennità corrisposta ai lavoratori, nelle denunce Posagri delle competenze del mese di luglio 2022 valorizzeranno in <DenunciaAgriIndividuale> l’elemento <TipoRetribuzione> con il <CodiceRetribuzione> “9”, avente il significato di “Recupero indennità una tantum articolo 31 comma 1 decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50”.
Per gli elementi <TipoRetribuzione> che espongono il predetto <CodiceRetribuzione> “9” dovrà essere valorizzato unicamente l’elemento <Retribuzione> con l’importo dell’indennità una tantum da recuperare.
L’Istituto previdenziale precisa che se il lavoratore è titolare di più rapporti di lavoro, potrà chiedere il pagamento dell’indennità Una tantum a un solo datore di lavoro, dichiarando a quest’ultimo di non aver fatto analoga richiesta ad altri datori di lavoro.
Questa dichiarazione va ad aggiungersi a quelle previste dal DL 50/2022 che il lavoratore deve rendere al proprio datore di lavoro, consistenti nel non essere percettore di un trattamento pensionistico né di far parte di un nucleo familiare beneficiario del reddito di cittadinanza.
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