L’INAIL sul proprio sito internet ha reso noto che è stato pubblicato dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Istituto un vademecum che fa il punto sulle infezioni trasmesse da vettori, note come zoonosi vettore trasmesse, e sui pericoli per chi lavora all’aria aperta.

I lavoratori interessati, principalmente, sono gli agricoltori, i forestali, i guardia parchi e i giardinieri, ma anche gli allevatori, i veterinari e gli addetti ai maneggi, e tutti coloro che, operando in ambienti outdoor, possono essere soggetti alle punture e ai morsi di zanzare, zecche e pappataci.

A essi, ai pericoli che corrono, e alle misure di prevenzione da adottare è dedicata la scheda redatta dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail, che suggerisce un approccio di tipo multidisciplinare ed integrato, qualificato scientificamente con l’espressione “One Health”. In questa locuzione sono racchiuse l’integrazione della sorveglianza veterinaria con quella umana per individuare celermente la circolazione del vettore infettivo localmente e il conseguente rischio trasmissivo sull’uomo. Diversi i piani d’azione messi in campo a livello internazionale da differenti organismi, dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e alla sua strategia per il controllo dei vettori del 2017, al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e all'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), che hanno elaborato un progetto comune con la creazione di mappe interattive che sul web danno informazioni complete sulle malattie trasmesse dagli insetti vettori.

Riguardo ai pericoli a cui si può andare incontro, la nota segnala che sebbene il rischio da punture di zanzare e pappataci e da morsi di zecche riguardi tutta la popolazione, a esserne colpiti professionalmente sono principalmente i lavoratori che svolgono la loro attività all’aria aperta.

Per essi, il datore di lavoro ha l’obbligo, in conformità alle norme d.lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni, di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori attraverso idonee misure di protezione e prevenzione nonché di profilassi. In particolare, segnalano i ricercatori del Dimeila, solo per l’encefalite sono a disposizione vaccini sicuri raccomandati per contadini, per il personale militare operante in zone di pericolo infettivo, e per viaggiatori ad alto rischio diretti ad aree endemiche.

Le principali norme di condotta. L’ultima tabella contenuta nella nota segnala, infine, anche alcune norme comportamentali e di controllo ambientale da adottare. In particolare, tra le prime, l’utilizzo di indumenti chiari o che non lascino scoperte parti del corpo, mentre fra le seconde viene raccomandato l’uso di repellenti per insetti o l’installazione di barriere meccaniche come zanzariere o impianti di condizionamento.