L'INPS dopo aver affrontato l'argomento dell'equiparazione a figli dei nipoti minori, con le circolari n. 195/1999 e 213/2000, con le quali venivano impartite le istruzioni relative all'introduzione di tale equiparazione introdotta dalla Sentenza della Corte Costituzionale n. 180/99, ritorna sull'argomento con la circ. 132/2007 al fine di fornire ulteriori precisazioni in merito.

L'INPS ha, infatti, specificato che l'equiparazione a figli dei nipoti in linea retta rimane solo se essi sono minori e viene meno al compimento del diciottesimo anno di età, da parte dei nipoti stessi, in particolare:

- il nipote diretto, anche se studente o apprendista tra i 18 e i 21 anni e facente parte del c.d nucleo numeroso, non può essere compreso nel nucleo ai fini della corresponsione dell'ANF non essendo assimilabile a figlio;

- al compimento del diciottesimo anno di età per i nipoti diretti cessa anche il diritto agli assegni familiari previsto per i coltivatori diretti, mezzadri, coloni ed i pensionati dei lavoratori autonomi, sia nel caso di rapporti di lavoro in corso, di pensione diretta sia nel caso di pensione ai superstiti;

- i nipoti diretti viventi a carico dell'ascendente (dopo aver compiuto il 18° anno di età) non vengono computati tra i soggetti che rilevano ai fini dell'individuazione dei nuclei numerosi;

- i nipoti maggiorenni inabili a proficuo lavoro non possono rientrare tra i componenti del nucleo e quindi non possono percepire le relative prestazioni;

- i nipoti che diventano inabili tra la morte del dante causa ed il compimento del diciottesimo anno perdono il diritto ai trattamenti di famiglia con il compimento dei diciotto anni.

L'INPS precisa, in ultimo, che requisito fondamentale affinché i nipoti possano essere considerati a carico degli ascendenti è che i genitori non svolgano alcuna attività lavorativa e che non percepiscano alcun reddito da intendersi quest'ultimo quale percezione materiale di denaro a qualsiasi titolo percepita (non è considerato reddito l'eventuale indennità di accompagnamento percepita dai genitori dei minori e l'abitazione principale).