Trattamenti a sostegno del reddito anche per ormeggiatori e barcaioli dei porti italiani
A cura della redazione
Il Ministero del lavoro, sul proprio sito internet, ha diffuso il Decreto interministeriale n. 95440 del 18 aprile 2016 che istituisci il Fondo di solidarietà bilaterale per gli ormeggiatori e i barcaioli dei porti italiani, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Il decreto attua l’obbligo previsto dal D.lgs. 148/2015 che impone ai settori non coperti da CIGO o CIGS di istituire appositi Fondi bilaterali affinché forniscano prestazioni a sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro.
Più precisamente il Fondo interviene nei casi di di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa per cause previste dalla normativa in materia di integrazione salariale ordinaria o straordinaria.
La prestazione che il Fondo eroga ai lavoratori, esclusi i dirigenti, consiste nell’assegno ordinario di importo pari al trattamento di integrazione salariale con i relativi massimali.
Il ricorso all’assegno ordinaria non può coinvolgere più di 40 unità lavorative all’anno per un periodo non superiore a 80 giorni lavorativi ciascuno per un massimo di 3.200 giorni di cassaintegrazione complessivi annui e comunque nei limiti massimi di durata previsti dal D.lgs. 148/2015.
Al fine di finanziare i citato trattamento sono dovuti al Fondo: un contributo ordinario nella misura dello 0,30% ripartito tra datore di lavoro e lavoratore (rispettivamente pari a due terzi e un terzo) calcolato sulla retribuzione imponibile ai fini previdenziali di tutti i lavoratori dipendenti, esclusi i dirigenti; un contributo addizionale, carico del datore di lavoro, nella misura dell’1,5% calcolato sulle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali perse dai lavoratori interessati dalle preazioni.
A detti contributi si applicano le disposizioni vigenti in materia di contribuzione previdenziale obbligatoria ad eccezione di quelle relative agli sgravi contributivi.
L’accesso alla prestazione è subordinato ad una comunicazione dell’ANGOPI alle segreterie nazionali di FILT CGIL, FIT CISL e UILtrasporti relativa alla situazione di crisi, al fine di valutare congiuntamente le reali necessità di personale o di ore di lavoro e, conseguentemente, il fabbisogno di prestazioni integrative del reddito.
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