L'INPS, con il messaggio 05/08/2008 n.17730, ha precisato che chi può far valere almeno 20 anni di contributi all'INPS e 65 anni di età (60 per le donne) può ottenere la relativa quota di pensione calcolata con il regime retributivo, più vantaggioso, anziché con quello contributivo.
In via generale spiega l'Istituto previdenziale in caso di totalizzazione delle pensioni, la misura del trattamento a carico degli enti previdenziali pubblici è determinata con il sistema contributivo così come previsto dal DLgs 180/1987.
Il legislatore ha comunque previsto che se il requisito contributivo maturato nella gestione pensionistica sia uguale o superiore a quello minimo richiesto per il conseguimento del diritto alla pensione autonoma, per il periodo contributivo relativo a tale gestione si possa applicare il sistema di calcolo della pensione previsto dall'ordinamento e quindi il criterio retributivo.
Ricorda inoltre l'INPS che il sistema di calcolo previsto dall'ordinamento delal gestione cui è posto a carico il pro rata si applica solo nel caso in cui la pensione ha una decorrenza non anteriore a quella che avrebbe avuto il trattamento pensionistico ove fosse stato liquidato interamente a carico della forma previdenziale pubblica.