Stipulato il Protocollo d’intesa per la tutela dei lavoratori tra INAIL e Ordine degli psicologi
A cura della redazione
Protocollo d'intesa per attivare una collaborazione finalizzata alla piena e omogenea attuazione della tutela dell’integrità psicofisica e del benessere e alla diffusione della cultura psicologica
Cosa tratta?
Il commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, e il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop), David Lazzari, hanno sottoscritto a Roma, presso la Direzione generale dell’Istituto di piazzale Pastore, un protocollo d’intesa.
Il Protocollo ha una durata triennale ed è finalizzato a garantire agli assistiti Inail e ai loro familiari l’erogazione tempestiva, qualificata e omogenea sul territorio nazionale di interventi di supporto psicologico, anche attraverso l’integrazione delle equipe multidisciplinari dell’Istituto, responsabili dell’elaborazione dei progetti personalizzati per il reinserimento nella vita di relazione, con la figura dello psicologo-psicoterapeuta.
La sottoscrizione dell’accordo rappresenta un importante passo avanti nel percorso avviato dall’Istituto per garantire un modello sempre più evoluto ed efficace di tutela e presa in carico dei lavoratori infortunati e delle loro famiglie, nell’ottica di valorizzazione della missione sociale dell’ente.
Il confronto tra Cnop e Inail è un importante passo avanti sul tema della prevenzione sui luoghi di lavoro e dell’assistenza psicologica alle persone assistite dall’Istituto per infortuni, incidenti e patologie correlate al lavoro e ai loro familiari.
Il principale ambito di collaborazione previsto dal protocollo riguarda la predisposizione di elenchi regionali, ripartiti su base provinciale, che includano psicologi specializzati in psicoterapia, da implementare sulla base dell’adesione volontaria dei professionisti, secondo modalità che verranno declinate nell’accordo attuativo al protocollo. Esercitando la libertà di scelta terapeutica, gli assistiti Inail e/o i loro familiari potranno individuare nell’elenco della propria regione il professionista a cui rivolgersi per l’erogazione degli interventi, con oneri a carico dell’Istituto.
Il protocollo prevede, inoltre, la cooperazione per l’erogazione di percorsi formativi e l’attivazione di tavoli tecnici di studio sulla prevenzione e gestione dei rischi psicosociali, sulla psicologia forense e sulla standardizzazione dei percorsi di supporto psicologico-psicoterapeutico, anche con il contributo di professionisti esperti nel campo della psicologia del lavoro e delle organizzazioni.
Quando entra in vigore?
Il Protocollo d’intesa entra in vigore dalla data di sottoscrizione (16 ottobre 2023) e ha durata di tre anni a decorrere dalla sua entrata in vigore.
Il Protocollo potrà essere rinnovato o prorogato solo previo consenso scritto tra le Parti, dovendosi escludere ogni possibilità di proroga o rinnovazione tacita.
Indicazioni operative
L’ordinamento giuridico italiano affida la tutela della salute e della personalità morale del lavoratore all’art. 2087 c.c., norma che preesiste alla Costituzione e che dispone, come è noto quanto segue: “L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.
Il datore di lavoro è responsabile della salute del lavoratore, tale stato, non consiste solo in un’assenza di malattia o d’infermità. Il mantenimento anche di tale condizione è, evidentemente, pur sempre rilevante, ma non sufficiente a rendere il datore di lavoro esente da eventuali responsabilità.
Lo stato di salute considerato è, altresì, quello del completo benessere, infatti, lo stato di salute deve essere tale, anche, dal punto di vista mentale, realizzato non solo in termini di assenza di patologie psichiatriche, ma, in positivo, come situazione psichica pienamente soddisfacente, benessere, appunto.
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