Start up innovative: firmato il decreto ministeriale che prevede nuovi incentivi
A cura della redazione
Il Ministero dello sviluppo economico, il 24 settembre 2014, ha approvato il decreto (in attesa di pubblicazione sulla G.U.) che introduce nuovi incentivi a favore delle start up innovative in sostituzione di quelle previste fino ad oggi dal DM 6 marzo 2013.
Possono beneficiare delle agevolazioni le start-up innovative costituite da non più di 48 mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione, di piccola dimensione e con sede legale e operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese di cui all’articolo 25, comma 8, del DL 179/2012.
Possono altresì richiedere le agevolazioni le persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa, ivi compresi i cittadini stranieri in possesso del visto start-up, purché l’impresa sia formalmente costituita entro 60 giorni dalla data della comunicazione inviata ai soggetti richiedenti dal Soggetto gestore di ammissione alle agevolazioni.
E' prevista la concessione di un finanziamento agevolato, a tasso zero, senza interessi, nella forma della sovvenzione rimborsabile, per un importo pari al 70% delle spese e/o costi ammissibili. Tale percentuale è aumentata all'80% per le start-up innovative la cui compagine, alla data di presentazione della domanda di concessione delle agevolazioni, sia interamente costituita da giovani di età non superiore ai 35 anni e/o da donne, o preveda la presenza di almeno un esperto, in possesso di titolo di dottore di ricerca o equivalente da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all'estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.
Il finanziamento ha una durata massima di 8 anni ed è rimborsato dopo 12 mesi a decorrere dall’erogazione dell’ultima quota dell’agevolazione, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno.
Le start-up innovative localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del cratere sismico aquilano restituiscono il finanziamento agevolato solo parzialmente nella misura dell'80%.
Il bonus può essere concesso per le spese sostenute per impianti, macchinari e attrezzature tecnologici o tecnico-scientifici, componenti hardware e software , brevetti, licenze know-how, progettazione e sviluppo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, nonché consulenze specialistiche funzionali al progetto. Tutte le spese devono essere realizzate entro un massimo di 24 mesi dalla data di stipula del contratto.
Possono inoltre essere ammesse all’incentivo le spese di gestione limitatamente agli interessi su finanziamenti concessi, quote di ammortamento, canoni di leasing o spese di affitto di impianti macchinari e attrezzature tecnologici, salari del personale impiegato, licenze per l’uso di proprietà industriale e software, servizi di incubazione e accelerazione di impresa.
L’erogazione del finanziamento avviene per stati di avanzamento, ciascuno per non più del 20% dell’investimento compressivo. Resta salva la possibilità di richiedere la prima quota a titolo di anticipazione, presentando una fideiussione bancaria o una polizza assicurativa.
E' altresì previsto un servizio di tutoring tecnico-gestionale a sostegno della fase di avvio dell’impresa. I servizi sono erogati alle imprese beneficiarie dal Soggetto gestore e sono finalizzati a trasferire ai soggetti beneficiari competenze specialistiche, strategiche per il miglior esito delle iniziative finanziate, negli ambiti tematici di maggiore interesse e rilevanza per le start-up innovative, con particolare riferimento alla corretta fruizione delle agevolazioni, all’accesso al mercato dei capitali, al marketing, all’organizzazione e risorse umane, all’innovazione e trasferimento tecnologico. Il valore dei servizi è pari, per singola impresa beneficiaria, a euro 15.000 per le imprese localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del cratere sismico aquilano e euro 7.500 per le imprese localizzate nel restante territorio nazionale.
La data di apertura per la presentazione delle istanze sul nuovo regime saranno comunicate con apposita circolare ministeriale.
Riproduzione riservata ©