Stanziate le risorse per sostenere la chiusura nel periodo Covid-19 di discoteche, palestre e piscine
A cura della redazione
Il Mise, di concerto con il Ministero dell’economia, ha riservato con decreto 140 milioni di euro per l’anno 2021 al Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse per la pandemia da Covid-19, al fine di favorire la continuità delle attività, tra le altre, di discoteche, palestre, piscine e musei.
I soggetti beneficiari sono riportati nell’allegato al provvedimento interministeriale e identificati in modo preciso con i codici Ateco.
Più precisamente, viene previsto che le discoteche, le sale da ballo night-club e simili (codice Ateco 2007 93.29.10), con attività prettamente estiva, possono accedere al beneficio se al 23/07/2021 (data di entrata in vigore del DL 105/2021) svolgevano l’attività, chiusa in conseguenza delle misure di prevenzione per Covid-19.
Invece, in via generale, i soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professioni, individuati con i codici Ateco di cui all’allegato al Decreto, tra le quali rientrano ancora le Discoteche (con attività anche nel periodo invernale) possono accedere alle risorse se svolgono l’attività alla data di entrata in vigore del DL 73/2021 e dichiarano, nell’istanza di accesso al contributo, di aver registrato, per effetto delle misure ministeriali adottate per contenere il diffondersi dell’epidemia, nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2021 e il 26 maggio 2021, la chiusura per un periodo complessivo di almeno 100 giorni.
E’ inoltre necessario che i soggetti beneficiari, alla data di presentazione dell’istanza, risultino titolari di partita IVA, siano residenti o stabiliti in Italia e non risultino già in difficoltà al 31/12/2019.
L’aiuto è riconosciuto sotto forma di contributo a fondo perduto nel limite massimo di 25 mila euro per ciascun soggetto beneficiario.
Le risorse che residuano vengono riconosciute in relazione all’ammontare dei compensi.
Per ottenere il contributo i soggetti interessati (anche a mezzo di intermediari abilitati) presentano, esclusivamente in via telematica, un’istanza all’Agenzia delle entrate con l’indicazione della sussistenza dei requisiti.
Spetterà ad un decreto direttoriale dell’Agenzia delle entrate definire contenuto dell’istanza e modalità di presentazione.
Il contributo viene corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente nell’istanza.
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