Sicurezza in edilizia, nel nuovo numero di Dati Inail l’analisi aggiornata su un settore ad alto rischio
A cura della redazione
INAIL attraverso il nuovo numero periodico Dati Inail, curato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, analizza i dati infortunistici del settore costruzioni per il biennio 2021-2022
Cosa tratta?
Il settore Costruzioni è caratterizzato da alti livelli di rischio, che nel biennio 2021-2022 ha dato un forte impulso all’incremento del prodotto interno lordo. In generale il comparto coinvolge il 7,8% degli addetti e l’11,3% delle aziende nazionali operanti nell’Industria e servizi.
Nel 2022 gli infortuni sul lavoro del settore Costruzioni al 30 aprile 2023, sono stati 40.135, in aumento del 3,4% dal 2021. La crescita delle denunce è coerente con l’incremento dell’occupazione che nell’ultimo anno si attesta al +3,9% rispetto al 2021.
Anche per il 2022 resta elevato il contributo in termini di vite perse: il settore si colloca al secondo posto in valore assoluto dopo il manifatturiero, con una differenza di appena due casi, e per il 2022 registra 175 decessi,
La maggior parte degli infortuni professionali e dei decessi si verifica nelle fasi di demolizione/preparazione del cantiere, nei lavori di impiantistica elettrica ed idraulica e in generale nelle opere di costruzione specializzata, il resto accade nella costruzione di edifici e nelle opere di ingegneria civile. La stragrande maggioranza degli infortuni avviene in occasione di lavoro (91%), la restante parte in itinere.
Gli infortunati sono per la stragrande maggioranza uomini (97%), i dati trovano giustificazione nella forte presenza di manodopera maschile più idonea per caratteristiche fisiche e di forza allo svolgimento di molte attività caratterizzanti il settore. La quota di infortunati di origine straniera è più elevata che nella media degli altri settori e rappresenta il 26% delle denunce e il 21% dei mortali del 2022.
Per quanto riguarda invece le malattie professionali nel 2022 sono state protocollate al 30 aprile 2023, 10.238 malattie di origine professionale con un significativo aumento (20,2%) rispetto alle 8.516 del 2018.
Quando entra in vigore?
Documento pubblicato l’8 gennaio 2024.
Indicazioni operative
È noto che il settore delle Costruzioni è storicamente tra i più rischiosi per il ricorso all’elevata manualità, per lo sforzo cui viene sottoposto il fisico del lavoratore, per gli effetti legati alla stagionalità e al clima (temperature troppo fredde o troppo calde).
Per comprendere cosa contribuisca all’elevata rischiosità del settore è utile analizzare alcune descrizioni delle cause e circostanze che determinano l’infortunio, con riferimento ai casi definiti positivi e in occasione di lavoro.
Circa il 30% degli infortuni del quinquennio è dovuto a schiacciamento in movimento verticale o orizzontale su/contro un oggetto immobile; si tratta nella stragrande maggioranza dei casi (9 su 10) di cadute dall’alto (come impalcature, scale, ecc.). Poco più del 20% dei casi avviene per contatto con un agente materiale tagliente, appuntito, duro o abrasivo, mentre poco meno del 20% dei casi avviene per sforzo fisico anche per il maneggio e trasporto di carichi, materiali e detriti di demolizione pesanti.
Riproduzione riservata ©