Si può installare il Gps sui mezzi per la raccolta dei rifiuti, ma senza controllo continuativo
A cura della redazione
Il Garante della Privacy, in riscontro ad una richiesta di verifica preliminare presentata da un’azienda del settore della raccolta dei rifiuti, ha ribadito che la localizzazione dei veicoli aziendali non può realizzare un monitoraggio costante dei lavoratori.
L'azienda intendeva installare un sistema Gps su automezzi e apparati mobili in dotazione ad autisti ed operai e, a tal fine, aveva correttamente provveduto ad acquisire la specifica autorizzazione da parte della DTL (ora ITL). I dati concernenti la posizione geografica dei dispositivi radiomobili assegnati alle squadre a piedi, non sarebbero stati memorizzati, diversamente da quelli dei dispositivi installati sui mezzi di raccolta "porta a porta" che sarebbero invece registrati.
Nell'esaminare il progetto, il Garante ha sottolineato che i dati delle coordinate geografiche, contrariamente a quanto sostenuto dalla società, non possono considerarsi anonimi, in quanto, sebbene il sistema di geolocalizzazione non li associ direttamente ai singoli operatori, l'incrocio con i dati del "sistema turni", preordinati da uno specifico software, consente di risalire all'identità del dipendente a cui sia stato assegnato uno specifico dispositivo. Per tale motivo, al fine di evitare il controllo continuativo a distanza dei lavoratori, l'Autorità ha dunque proposto una rilevazione cosiddetta "ad eventi", che deve avvenire nel momento in cui l'automezzo giunga in prossimità di un punto di raccolta già precedentemente georeferenziato.
Il Garante ha inoltre ammesso il trattamento dei dati raccolti nei due distinti sistemi (geolocalizzazione e predisposizione dei turni) per l'ulteriore finalità di individuazione e gestione di eventuali anomalie nello svolgimento del servizio, in conformità alla vigente disciplina del lavoro sui controlli a distanza, purché nel rispetto delle previste garanzie a tutela e protezione dei dati degli interessati e con modalità proporzionate. In tal senso, la consultazione di questi dati può esser effettuata (a cura degli incaricati, dotati di credenziali di accesso personalizzate, e registrata in appositi file di log) solo in presenza della concreta ricorrenza di anomalie (es. gravi irregolarità nel servizio) che siano state predeterminate e rese note ai lavoratori insieme alle modalità per l'eventuale trattamento dei dati. Il Garante ha inoltre richiesto l’adozione di ulteriori misure al fine di tutelare la riservatezza dei dati raccolti e la loro corretta conservazione.
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