E ‘importante integrare pratiche e politiche di sicurezza dei lavoratori isolati nella cultura del lavoro attraverso un processo di comunicazione, formazione e revisione in modo da garantire che tutto il personale sia coinvolto, possa comprendere a pieno “tutti” i rischi che è chiamato ad affrontare e si comporti e si difenda di conseguenza.

Cosa tratta


In Italia, i lavoratori isolati sono definiti come "i lavoratori che, in ragione dell'attività svolta, operano in luoghi di lavoro non presidiati da altri lavoratori". La definizione non è specifica, ma si ritiene che rientrino tra i lavoratori isolati tutti coloro che svolgono la propria attività lavorativa senza la presenza fisica di altre persone nelle vicinanze nel breve, medio e lungo periodo.

La legislazione italiana sulla sicurezza sul lavoro non prevede una definizione specifica di lavoratore isolato. Tuttavia, l'articolo 17, comma 1, lettera a) del D. Lgs. 81/2008, pone a carico del datore di lavoro l'obbligo di valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, compresi quindi anche quelli derivanti da particolari condizioni lavorative, come appunto quelli dei lavoratori isolati.Il lavoro isolato, così come ad esempio il lavoro notturno, è da sempre considerato come un rischio aggiuntivo, rispetto a coloro che operano in condizioni e scenari in cui sono presenti altri lavoratori.

Con l’aumento del lavoro da casa, sono chiaramente aumentati anche i lavoratori che quotidianamente possono operare da casa in condizioni di solitudine e/o isolamento. I rischi sono decisamente minori dei lavoratori che operano all’ esterno e/o in notturna, ciò non toglie che debbano essere valutati. I datori di lavoro sono chiamati anche in questo caso a garantire non solo che le loro politiche riflettano i cambiamenti nelle pratiche lavorative, ma anche a nuovi impegni con il personale che opera in isolamento,  per garantire che vengano adottate tutte le misure di salute e sicurezza. In particolare, il datore di lavoro deve:

  1. Valutare la presenza di rischi specifici per i lavoratori isolati, come ad esempio il rischio di infortuni, il rischio di esposizione a sostanze pericolose o il rischio di isolamento sociale.
  2. Prendere misure per ridurre o eliminare i rischi, come ad esempio l'utilizzo di dispositivi di segnalazione di emergenza o la predisposizione di un sistema di controllo da remoto.
  3. Inoltre, il datore di lavoro deve informare i lavoratori isolati dei rischi specifici a cui sono esposti e dei comportamenti da adottare per prevenirli.

Non esiste ad oggi, una stima precisa del numero di lavoratori isolati in Italia. Tuttavia, si stima che siano circa 2 milioni, pari al 10% della popolazione lavorativa. Non si pensa mai, che c’è una parte della società che opera costantemente in solitario e spesso anche di notte. Gli ospedali, i trasporti, i porti, l'horeca, le forze dell' ordine e i militari, ogni notte ci sono centinaia di migliaia di persone attive ed operanti su attività anche critiche. Gli esempi sono moltissimi :

Professioni: Guardiacaccia, Lavoratori in piattaforme petrolifere, Lavoratori in zone montane, Operai in fabbriche chimiche o nucleari, Rappresentanti di commercio, Fattorini, Lavoratori domestici, Autotrasportatori, Operatori di impianti di produzione o di distribuzione di energia, Operatori di impianti di telecomunicazioni, Operatori di impianti di depurazione delle acque, Militari, Forze dell' ordine, Medici e infermieri.

Mansioni: Controllo e manutenzione di impianti e macchinari, Riparazioni, Installazioni, Sorveglianza. Vendita, Consegna, Assistenza, Pulizie, Trasporti, Impianti energetici, Impianti industriali a ciclo continuo.

Attività: Lavori in quota, Lavori in ambienti confinati, Lavori in ambienti pericolosi, Lavori in orari notturni o festivi, Lavori in condizioni meteorologiche avverse. Vigilanza e controllo. Riparazioni e manutenzioni urgenti. 


È importante sottolineare che la tutela dei lavoratori isolati è una responsabilità del datore di lavoro, che deve adottare tutte le misure necessarie per garantire la loro sicurezza. Secondo i dati Inail, aggiornati al 2022, in Italia i lavoratori isolati hanno un rischio di infortunio superiore del 20% rispetto ai lavoratori che non operano in isolamento.Le tecnologie innovative per la sicurezza dei lavoratori isolati stanno diventando sempre più diffuse, in quanto offrono una serie di vantaggi rispetto alle tradizionali misure di sicurezza. Ecco alcuni esempi:

  • Dispositivi di segnalazione di emergenza: questi dispositivi, come ad esempio i pulsanti antipanico o i dispositivi "uomo a terra", consentono ai lavoratori isolati di segnalare un'emergenza in modo rapido e semplice, ma anche di trasmettere la posizione, di comunicare e in alcune soluzioni di esaminare la condizioni ambientali (ossigeno e altri gas).
  • Sistemi di controllo da remoto: questi sistemi consentono al datore di lavoro o a un altro lavoratore di monitorare l'attività dei lavoratori isolati, in modo da intervenire in caso di necessità, ma anche di trasmettere allarmi e condizioni di pericolo.
  • Tecnologie indossabili: queste tecnologie sono quelle che stanno subendo le maggiori innovazioni e sviluppi, come ad esempio gli smartwatch o i braccialetti intelligenti, possono essere utilizzate per monitorare la posizione, il movimento e le condizioni di salute dei lavoratori isolati.

Queste tecnologie possono contribuire a ridurre il rischio di infortuni e incidenti in maniera determinante, migliorando la sicurezza dei lavoratori isolati. Alcuni studi iniziano a dare indicazioni che le nuove tecnologie forniscano ai lavoratori isolati un maggior livello di sicurezza psicologica e quindi possono ridurre i livelli di stress. Ecco alcuni esempi specifici di come queste tecnologie possono essere utilizzate: 

  • Un lavoratore che opera in una cella frigorifera può indossare un dispositivo indossabile che monitora la sua temperatura corporea e la temperatura dell’ ambiente lavorativo. In caso di ipotermia, il dispositivo invierà un allarme al datore di lavoro o a un altro lavoratore.
  • Un lavoratore che opera in un'area pericolosa può indossare un dispositivo di segnalazione di emergenza che invierà un allarme in caso di caduta o di perdita di coscienza. I nuovi dispositivi trasmettono anche in luoghi dove il segnale della telefonia non è presente e non coperti da Wifi.
  • Un lavoratore che consegna merci può utilizzare un sistema di controllo da remoto che gli consente di comunicare con il datore di lavoro in caso di problemi.

Le tecnologie innovative per la sicurezza dei lavoratori isolati sono ancora in fase di sviluppo, ma offrono un potenziale significativo per migliorare la sicurezza di questi lavoratori. Occorre cambiare la prospettiva sul lavoro in solitario e sulla percezione di come i rischi associati possano essere gestiti dalle organizzazioni. E’ necessario coinvolgere maggiormente i lavoratori isolati in tutte le fasi dei loro processi lavorativi, soprattutto se isolati e notturni. I lavoratori isolati sono più esposti al rischio di infortunio, in quanto non hanno la possibilità di ricevere soccorso immediato in caso di incidente. Inoltre, possono essere più propensi a compiere azioni imprudenti o a non rispettare le norme di sicurezza, in quanto non sono sotto la supervisione di altri lavoratori e/o sorvegliati/vigilati.

Necessaria quindi una maggiore attenzione e qualche riflessione da parte sia i preposti che degli RSPP per migliorare la sicurezza e il benessere dei lavoratori isolati della propria organizzazione.

Indicazioni operative:


I lavoratori isolati sono esposti a una serie di rischi specifici, tra cui:

  1. Rischio di infortuni: i lavoratori isolati sono più esposti al rischio di infortuni, in quanto non hanno la possibilità di ricevere soccorso immediato in caso di incidente.
  2. Rischio di esposizione a sostanze pericolose: i lavoratori isolati che operano in ambienti pericolosi, come ad esempio le industrie chimiche o le centrali nucleari, sono più esposti al rischio di esposizione a sostanze pericolose.
  3. Rischio di isolamento sociale: i lavoratori isolati possono sperimentare un senso di isolamento sociale, in quanto non hanno la possibilità di interagire con altri lavoratori durante la giornata lavorativa.


Per tutelare i lavoratori isolati, il datore di lavoro deve adottare una serie di misure preventive. Tra le misure specifiche che possono essere adottate per tutelare i lavoratori isolati, si possono menzionare:

  1. Prendere misure per ridurre o eliminare i rischi.
  2. Valutare i rischi specifici a cui sono esposti i lavoratori isolati.
  3. Sistemi di videosorveglianza, concordati con i lavoratori e le parti sociali, nel rispetto della normativa.
  4. L'utilizzo di dispositivi di segnalazione di emergenza, come ad esempio i pulsanti antipanico o i dispositivi "uomo a terra".
  5. La predisposizione di un sistema di controllo da remoto, che permetta al datore di lavoro o a un altro lavoratore di monitorare l'attività del lavoratore isolato.
  6. La formazione dei lavoratori isolati sui rischi specifici a cui sono esposti e sui comportamenti da adottare per prevenirli.
  7. Informare i lavoratori isolati dei rischi specifici a cui sono esposti e dei comportamenti da adottare per prevenirli.


È importante sottolineare che la tutela dei lavoratori isolati è una responsabilità del datore di lavoro, che deve adottare tutte le misure necessarie per garantire la loro sicurezza.