Il decreto attuativo del Ministero delle infrastrutture e trasporti che definisce quanto previsto dall'art. 229, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) pubblicato in GU a giugno 2021 prevede che per aziende con più di 100 dipendenti ubicate in determinati contesti geografici è obbligatorio presentare il “Piano spostamenti casa – lavoro” o “PSCL” entro il 31/12 di ogni anno con l’obiettivo di supportare la mobilità sostenibile.

La norma ha lo scopo di favorire una diminuzione permanente dell'impatto ambientale del traffico privato, favorendo interventi di organizzazione e gestione degli spostamenti sistematici casa-lavoro, incentivando la mobilità attiva (andare a piedi e in bici) e l'utilizzo di sistemi condivisi e a ridotto impatto ambientale (trasporto pubblico, bike sharing, car sharing, car pooling, monopattini ecc.) diminuendo il ricorso all’auto privata ad uso individuale.A seguito di questa normativa si prevede l'istituzione di:

  1.  Mobility manager aziendali: per le aziende con più di 100 dipendenti situate in capoluoghi di regione o provincia, città metropolitane o in comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti.
  2.  Mobility manager d’area: negli enti locali, chiamati a fare da raccordo tra i mobility manager aziendali e il comune di riferimento.

La norma specifica che il numero di 100 dipendenti comprende il personale presente in azienda anche per contratti di appalto di servizi o di forme quali distacco, comando ecc. I piani PSCL possono essere comunque predisposti, e i mobility manager nominati, in forma volontaria anche nelle aziende al disotto della soglia prevista e dagli enti locali non tenuti all'obbligo di legge.

I mobility manager sono le figure incaricate alla predisposizione dei piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) che dovranno aiutare i dipendenti ad orientarsi verso alternative sostenibili e evidenziando i benefici potenziali che scaturiscono da queste scelte. I piani devono essere inviati, ogni anno, entro il 31/12 al Comune di riferimento.  

In alcuni comuni e regioni, la redazione del PSCL è propedeutica per l’accesso a sovvenzioni e progetti volti a incentivare la mobilità sostenibile (es: scontistiche sull’acquisto di abbonamento, progetti bike to work, ecc.).

Un decreto interdirettoriale con le linee guida per la redazione del piano è stato pubblicato ad agosto 2021 (DI 209 2021) e ne ha definito i contenuti minimi e le regole per il calcolo dei benefici ambientali.Si segnala che, nella Gazzetta Ufficiale del 18 novembre 2022 è stato pubblicato il decreto del Ministero della Transizione ecologica con modifiche al decreto istitutivo. Tra le novità più importanti emerge un chiarimento relativo al limite dei 100 dipendenti: “In caso di società infragruppo ubicate nella stessa unità locale, la soglia dei 100 dipendenti è calcolata sommando i dipendenti delle diverse società del raggruppamento”.

Farsi trovare pronti al termine previsto dalla legge è quindi per molte aziende un obbligo. Al contempo, per tutte le organizzazioni, il PSCL rappresenta un’opportunità: analizzare le caratteristiche degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale significa comprenderne le esigenze e le criticità. Intervenirne per migliorare e rendere più sostenibile la mobilità quotidiana porta diversi vantaggi che si riflettono positivamente sull’ambiente (riduzione delle emissioni), sulla collettività (riduzione del traffico veicolare), sulla salute e del benessere dei propri dipendenti (miglior equilibrio vita privata e lavoro) e della loro maggiore propositività sul posto di lavoro. Inoltre, la nomina del Mobility Manager e l’adozione di un PSCL sono  requisiti necessari per il rilascio o rinnovo di alcune certificazioni per i sistemi di gestione ambientale, come ad esempio l’UNI EN ISO 14001.