Negli ultimi anni, la salute e la sicurezza degli operatori della raccolta differenziata sono diventati temi di crescente importanza, come evidenziato da un report pubblicato dall'INAIL, che analizza i rischi professionali e propone strategie di prevenzione per garantire un ambiente di lavoro più sicuro.

Di cosa si tratta:

Le direttive europee del "Pacchetto Economia Circolare" pongono obiettivi ambiziosi per il riciclo dei rifiuti urbani in Italia, stabilendo percentuali minime di riciclo da raggiungere entro il 2035 e limitazioni sullo smaltimento in discarica. In risposta a queste sfide, la “Strategia Nazionale per l’Economia Circolare” del 2021 introduce strumenti amministrativi e fiscali per promuovere il mercato delle materie prime seconde e favorire pratiche sostenibili, sottolineando l'importanza della responsabilità condivisa tra produttori e consumatori.

Inoltre, il decreto legislativo n° 116/2020 ha imposto un'etichettatura adeguata per gli imballaggi e ha introdotto modifiche al Testo Unico Ambientale per digitalizzare la tracciabilità dei rifiuti. Il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI) consente la digitalizzazione dei documenti relativi alla gestione dei rifiuti, facilitando una transizione verso un'economia circolare che non solo ottimizza l'uso delle risorse, ma rappresenta anche un'opportunità per trasformare i rifiuti in risorse produttive.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha offerto nuove opportunità per le aziende, promuovendo investimenti nel settore dei rifiuti e cercando di colmare il divario tra le regioni del Nord e del Sud Italia. Il potenziamento della raccolta differenziata è cruciale, ma è altrettanto fondamentale garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori durante questo processo di transizione.

Un recente studio INAIL ha messo in luce un alto indice di infortuni nel settore della raccolta dei rifiuti. Ciò suggerisce la necessità di evolvere il sistema di raccolta, integrando tecnologie avanzate e digitalizzazione, e favorendo la collaborazione tra amministratori, lavoratori e cittadini per sviluppare un'economia circolare sostenibile.

L’INAIL ha identificato vari rischi professionali associati alle diverse mansioni degli operatori della raccolta rifiuti, tra cui:

  • Rischi da lavoro sulla strada: esposizione al traffico e a condizioni meteorologiche avverse;
  • Rischi da interazioni con macchine e attrezzatureossibili infortuni legati all'uso di mezzi e strumenti di lavoro;
  • Rischi legati alla presenza di rifiuti: esposizione a materiali pericolosi e inadeguati;
  • Rischi per la salute: esposizione a agenti chimici, fisici e biologici;

In risposta a questi rischi, il report fornisce informazioni su sistemi di prevenzione e protezione che possono essere adottati, sottolineando l'importanza di formazione, uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) e miglioramenti nelle procedure operative.

Conclusione

La salute e la sicurezza degli operatori della raccolta dei rifiuti rappresentano un tema cruciale, che ha visto cambiamenti significativi negli ultimi anni. È fondamentale continuare a promuovere un ambiente di lavoro sicuro attraverso la formazione e l'implementazione di tecnologie avanzate. Investire nella salute dei lavoratori non solo migliora il benessere individuale, ma contribuisce anche a garantire l'efficienza e la sostenibilità del sistema di gestione dei rifiuti, elementi essenziali per il progresso verso un'economia circolare e un ambiente più sano.

In allegato è presente il report INAIL