Romeni e bulgari: finite le limitazioni al libero accesso al mercato del lavoro italiano
A cura della redazione
Il Ministero del lavoro e quello dell’interno, con la circolare congiunta 03/02/2012 n. prot. 620, hanno reso noto, dopo più di un mese dalla decisione presa dal Consiglio dei Ministri, che non è più prorogato fino al 31 dicembre p.v. il regime transitorio che limitava l’accesso al mercato del lavoro nei confronti dei lavoratori subordinati di Romania e Bulgaria.
Dal 1° gennaio 2012 è venuto meno quindi il doppio binario seguito dal 2007 dai datori di lavoro che intendevano occupare cittadini neocomunitari.
Come si ricorderà infatti fino alla fine dello scorso anno, in Italia, i lavoratori romeni e bulgari potevano stipulare direttamente e senza particolari formalità i contratti di lavoro, al pari dei lavoratori italiani, solo in alcuni settori: agricoltura, turistico-alberghiero, domestico e di assistenza alla persona, edile, metalmeccanico, dirigenziale e altamente qualificato, stagionale. Le limitazioni non erano previste neppure per coloro che intendevano avviare un’attività autonoma.
L’occupazione in tutti gli altri settori era invece subordinata alla richiesta di uno speciale nulla osta inoltrato con il modello sub-neocomunitari allo Sportello Unico per l’immigrazione.
Adesso questa duplice procedura verrà meno ed i datori di lavoro potranno procedere direttamente alle assunzioni come per qualsiasi altro cittadino dell’Unione Europea.
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