Rivalutate le rendite INAIL per infortunio sul lavoro e malattia professionale
A cura della redazione
Sulla G.U. n. 238 del 10/10/2008 sono stati pubblicati tre decreti ministeriali che hanno aggiornato le rendite INAIL per infortunio sul lavoro e malattia professionale dei tecnici sanitari di radiologia, dei lavoratori del settore industriale e dei dipendenti del settore agricolo.
Più precisamente con il primo decreto del 23/07/2008 il Ministero del lavoro ha stabilito che la retribuzione convenzionale annua da prendere come base di calcolo della liquidazione della rendita INAIL per i tecnici sanitari di radiologia medica è fissata in euro 19.083,64 per il 1999 fino ad arrivare a euro 22.124,36 per l'anno 2005.
Il Ministero precisa che la retribuzione al 1° gennaio 2001 pari a euro 19.925,48 riassorbe l'incremento operativo con effetto dal 1° luglio 2000, mentre la retribuzione al 1° gennaio 2005 pari a euro 22.124,36 riassorbe gli incrementi operati con effetto dal 1° luglio 2002, 1° luglio 2003 e 1° luglio 2004.
Con un secondo decreto datato 30/07/2008 il Ministero ha rivisto le retribuzioni economiche di riferimento per la liquidazione delle rendite INAIL per il settore industriale.
In particolare la retribuzione media giornaliera è fissata in euro 66,19 ai fini della determinazione del minimale e del massimale della retribuzione annua, i quali di conseguenza sono stabiliti a decorrere dal 1° gennaio 2008 in euro 13.899,90 e euro 25.814,10.
L'assegno per l'assistenza personale continuativa, sempre a decorrere dal 1° gennaio 2008 è fissato in euro 457,67, mentre l'assegno una tantum da corrispondere in caso di morte per infortunio o malattia professionale agli aventi diritto è fissato in euro 1.833,81 sempre a decorrere dal 1° gennaio 2008.
Con l'ultimo decreto, il Ministero ha invece rivisto le rendite per il settore agricolo.
La retribuzione annua convenzionale per la liquidazione delle rendite per inabilità permanente o per morte è fissata, a decorrere dal 1° gennaio 2008 in euro 20.978,21.
L'assegno per l'assistenza personale continuativa e l'assegno una tantum da corrispondere agli aventi diritto in caso di morte hanno gli stessi valori di quelli fissati per il settore industriale.
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