L’INPS, con la circolare n. 69 del 29 maggio 2024, ha fornito le istruzioni riferite all’istituto del riscatto di periodi non coperti da contribuzione, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 per il biennio 2024-2025.

In particolare, il documento di prassi fornisce indicazioni in merito ai seguenti aspetti: soggetti beneficiari; durata del periodo riscattato e ulteriori requisiti richiesti per l’esercizio della facoltà di riscatto; efficacia del periodo riscattato ai fini pensionistici; determinazione dell’onere di riscatto; presentazione della domanda di riscatto; modalità di versamento dell’onere.

Si ricorda che per i lavoratori del settore privato, la domanda di riscatto può essere presentata anche dal datore di lavoro dell’assicurato, che può sostenere il relativo onere destinando, a tale fine, i premi di produzione spettanti al lavoratore. In tale caso, l'onere versato è deducibile dal reddito di impresa e da lavoro autonomo e, ai fini della determinazione dei redditi da lavoro dipendente, rientra nell’ipotesi di cui all’articolo 51, comma 2, lettera a), Tuir. Ai fini del riscatto da parte del datore, rileva la natura giuridica privata del rapporto di lavoro oltre allo status di lavoratore in attività. La domanda di riscatto può essere presentata dal datore di lavoro nel corso del rapporto lavorativo. Nei casi in cui la domanda sia presentata dal datore di lavoro, in fase di presentazione della stessa è necessario che sia acquisito il consenso del soggetto interessato. Senza tale consenso, la relativa domanda è irricevibile.