Il Regolamento 2024/1991/Ue sul “ripristino della natura” ha stabilito nuovi obblighi vincolati per gli Stati membri dal 18 agosto 2024 per il miglioramento graduale degli ecosistemi degradati.

Di cosa si tratta:

L'Unione Europea ha introdotto un nuovo regolamento di cruciale importanza per la conservazione dell'ambiente e la biodiversità: il Regolamento 2024/1991, noto anche come il "Regolamento sul Ripristino della Natura". Questo strumento legislativo rappresenta un passo significativo verso la tutela e il ripristino degli ecosistemi degradati in Europa, con l'obiettivo di affrontare le sfide ambientali più urgenti del nostro tempo.

Il Regolamento 2024/1991 nasce dalla consapevolezza che gli ecosistemi europei sono sotto una crescente pressione a causa delle attività umane, dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento. La perdita di biodiversità e la degradazione degli habitat naturali minacciano non solo la fauna e la flora, ma anche i servizi ecosistemici fondamentali per il benessere umano, come la purificazione dell'acqua, la fertilità del suolo e la regolazione del clima.

Gli obiettivi principali del regolamento sono:

  1. Ripristino degli Ecosistemi Degradati;
  2. Protezione della Biodiversità: Salvaguardare e incrementare la diversità biologica, con particolare attenzione alle specie e agli habitat in pericolo.
  3. Sostenibilità a Lungo Termine: Promuovere pratiche di gestione sostenibile delle risorse naturali che garantiscano la resilienza degli ecosistemi e la loro capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici.

Il Regolamento 2024/1991 introduce una serie di misure concrete e obblighi per gli Stati membri, tra cui predisporre dei Piani Nazionali di Ripristino del buono stato degli habitat terresti, marini, urbani, forestali e agricoli che risultano degradati, secondo target precisi:

  • Il 30% al 2030;
  • Il 60% al 2040;
  • Il 90% al 2050.

Questi piani devono includere misure di ripristino ecologico, monitoraggio e valutazione dei progressi.

Conclusione:

Attraverso un approccio integrato e collaborativo, è possibile invertire la tendenza alla degradazione degli ecosistemi e garantire un futuro sostenibile e prospero per tutte le forme di vita sul nostro continente. Nonostante i numerosi benefici attesi, l’attuazione del Regolamento 2024/1991 richiede un forte impegno politico, adeguate risorse finanziarie e una collaborazione efficace tra i diversi livelli di governo e i vari stakeholder. Inoltre, sarà fondamentale monitorare attentamente i progressi e adattare le strategie in base ai risultati ottenuti.