L’Anpal, sul proprio sito internet, ha comunicato che è stato disposto il rifinanziamento per ulteriori 302 milioni destinati all'Incentivo Occupazione Mezzogiorno.

Il rifinanziamento permette di sbloccare gli incentivi, che da qualche settimana erano fermi per mancanza di fondi.

I datori di lavoro che hanno visto le proprie domande respinte possono ripresentarle pertanto all'INPS con la consueta procedura predisposta dall'Istituto.

L'Incentivo occupazione Mezzogiorno, attivo dal 1° gennaio 2018 per l’intero anno, e in sostanziale continuità con l’Incentivo occupazione Sud del 2017, riguarda le seguenti categorie di soggetti:

- lavoratori e lavoratrici di età compresa tra i 16 anni e 34 anni di età

- lavoratori e lavoratrici con 35 anni di età e oltre, privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.

Sono incentivabili le seguenti tipologie contrattuali: contratto a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione; contratto di apprendistato professionalizzante. Restano invece esclusi il contratto di lavoro intermittente, come anche quello occasionale e domestico.

L’incentivo riguarda le regioni Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e prevede sgravi dei contributi a carico dei datori di lavoro privati, da fruire mediante conguaglio sui contributi Inps.

Lo sgravio è previsto anche in caso di tempo parziale, in questo caso però l'importo sarà proporzionalmente ridotto.

Le istruzioni operative sono state diffuse dall'Inps con la circolare 49/2018.

I datori di lavoro privati dovranno fruire dell'incentivo entro il 29 febbraio 2020, pena la decadenza.

L’incentivo è cumulabile con il beneficio strutturale relativo all’occupazione giovanile di cui all’art. 1 comma 100, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.