Riepilogate le novità in materia di lavoro della Legge di bilancio 2023
A cura della redazione
Conflavoro PMI, sul proprio sito internet, ha riepilogato le novità riguardanti il mondo del lavoro contenute nella Legge 197/2022, tra le quali il taglio del cuneo fiscale.
In particolare, per tutto il 2023 è confermato l’esonero contributivo pari al 2% se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 2.692 euro (RAL 35.000 euro). Inoltre è previsto un esonero pari al 3% se la medesima retribuzione non eccede l’importo mensile di 1.923 euro (RAL 25.000 euro).
Il provvedimento estende anche alle nuove assunzioni a tempo indeterminato di soggetti che non hanno compiuto il 36° anno di età, effettuate nel 2023, l’esonero contributivo totale, nella misura del 100 per cento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato (con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail e ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche), nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua.
L’esonero contributivo spetta per un periodo massimo di 36 mesi, ma viene elevato a 48 mesi per le assunzioni in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
Viene confermata la condizione per fruire del Bonus giovani: i datori di lavoro non devono aver proceduto, nei 6 mesi precedenti l’assunzione, né procederanno nei nove mesi successivi alla stessa, a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o a licenziamenti collettivi nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva.
L’esonero totale dal versamento dei contributi non si applica: ai rapporti di apprendistato e ai contratti di lavoro domestico; alle prosecuzioni di contratto di apprendistato in rapporto a tempo indeterminato; alle assunzioni, entro sei mesi dall’acquisizione del titolo di studio, di studenti che abbiano svolto presso il medesimo datore attività di alternanza scuola-lavoro o periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione per le quali già opera a regime l’esonero del 100 per cento.
Viene confermato anche il Bonus donne volto a promuovere l’occupazione femminile.
L’agevolazione è prevista per le assunzioni a tempo indeterminato, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023, di personale femminile.
L’esonero è riconosciuto nella misura del 100% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro e nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua, per la durata di dodici mesi in caso di contratto a tempo determinato e di 18 mesi in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato.
L’assunzione deve riguardare: donne con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi, donne di qualsiasi età, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori caratterizzati da una forte disparità di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi.
Viene incrementato di 60 milioni di euro per l’anno 2023, di 6 milioni di euro per l’anno 2024 e di 8 milioni di euro per l’anno 2025 il Fondo per il sostegno economico temporaneo – SET a favore dei lavoratori iscritti nel Fondo pensione lavoratori dello spettacolo.
Novità si registrano anche nella disciplina delle prestazioni occasionali. Per la prestazione occasionale, i compensi di importo complessivi non potranno superare i 10.000 euro (anziché i 5.000 euro precedentemente previsti).
La prestazione occasionale è inoltre estesa alle attività lavorative di natura occasionale svolte nell’ambito delle attività di discoteche, sale da ballo, night-club.
È abrogata la previsione che richiede, nel settore agricolo, l’autocertificazione del prestatore nella piattaforma informatica, di non essere stato iscritto nell’anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli.
Infine, è innalzato a 10 il numero dei lavoratori dipendenti dall’utilizzatore al fine di determinare la possibilità di ricorso alla prestazione occasionale.
Sono, inoltre, previste disposizioni speciali per facilitare il reperimento di manodopera per le attività stagionali, favorendo forme semplificate di utilizzo delle prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura.
In particolare, le prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato sono riferite ad attività di natura stagionale di durata non superiore a 45 giornate annue per singolo lavoratore, rese da soggetti che, a eccezione dei pensionati, non abbiano avuto un ordinario rapporto di lavoro subordinato in agricoltura nei tre anni precedenti.
Il provvedimento di legge interviene anche sulla Cassa integrazione stanziando in tutto 250 milioni, suddivisi in cinque interventi.
Il primo prevede 70 milioni di euro per le imprese che si trovano in un’area di crisi industriale. Il secondo comprende 50 milioni per la proroga 2023 della Cigs per crisi aziendale. Il terzo intervento – 90 milioni – prevede il rifinanziamento del reddito in favore dei lavoratori dipendenti dalle imprese del Gruppo Ilva.
Un altro intervento prevede 30 milioni destinati all’indennità onnicomprensiva, pari a trenta euro per ciascun lavoratore dipendente da impresa attiva nella pesca in mare.
Con il quinto e ultimo intervento sono stanziati 10 milioni per sostenere i lavoratori dipendenti del settore call center.
Previsti, infine, anche 150 milioni per il 2023 per introdurre un’indennità di discontinuità a favore dei lavoratori dello spettacolo.
Verranno inoltre considerate valide anche se trasmesse oltre il termine di decadenza le domande presentate tra l’1 gennaio e il 30 settembre 2022 dalle aziende rientranti nel campo di applicazione del Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale.
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