Rider: sanzionati gli algoritmi discriminatori
A cura della redazione
Il Garante Privacy, con un comunicato stampa del 5 luglio 2021, ha reso noto di aver comminato una sanzione di 2,6 milioni di euro nei confronti di una piattaforma del gruppo Glovo che utilizzava degli algoritmi di prenotazione e di assegnazione degli ordini che davano origine a forme di discriminazione.
La decisione del Garante in tal senso è la prima riguardante i rider, all’esito di un primo ciclo ispettivo sulle modalità di gestione dei lavoratori di alcune delle principali società di food delivery che operano in Italia, tra cui Foodinho.
L’Autorità, in seguito ad un’operazione congiunta di cooperazione europea con il corrispondente Garante spagnolo (AEPD), ha rilevato una serie di gravi illeciti, in particolare riguardo agli algoritmi utilizzati per la gestione dei lavoratori. La società, ad esempio, non aveva adeguatamente informato i lavoratori sul funzionamento del sistema e non assicurava garanzie sull’esattezza e la correttezza dei risultati dei sistemi algoritmici utilizzati per la valutazione dei rider. Non garantiva nemmeno procedure per tutelare il diritto di ottenere l’intervento umano, esprimere la propria opinione e contestare le decisioni adottate mediante l’utilizzo degli algoritmi in questione, compresa l’esclusione di una parte dei rider dalle occasioni di lavoro.
Il Garante, oltre a comminare a Foodinho, la sanzione di cui in premessa, ha:
- prescritto alla società di individuare misure per tutelare i diritti e le libertà dei rider a fronte di decisioni automatizzate, compresa la profilazione;
- imposto di verificare l’esattezza e la pertinenza dei dati utilizzati dal sistema (chat, email e telefonate intercorse tra i rider e il customer care, geolocalizzazione ogni 15 secondi e visualizzazione su mappa del percorso, tempi di consegna stimati ed effettivi, dettagli sulla gestione dell’ordine in corso e di quelli già effettuati, feedback di clienti e partner, livello della batteria rimanente del dispositivo etc.). Ciò anche allo scopo di minimizzare il rischio di errori e di distorsioni che potrebbero, ad esempio, portare alla limitazione delle consegne assegnate a ciascun rider o all’esclusione stessa dalla piattaforma. Tali rischi derivano anche dal sistema di assegnazione del punteggio (rating), basato sull’applicazione di una formula matematica che penalizza i rider che non accettano tempestivamente l’ordine o lo rifiutano favorendo invece i rider che accettano nei termini stabiliti o consegnano il maggior numero di ordini (il punteggio prende in considerazione gli ordini effettivamente consegnati, l’effettuazione del check-in all’interno dello slot prenotato pochi minuti dopo l’inizio della fascia oraria, l’accettazione entro 30 secondi dell’ordine assegnato);
- obbligato la società ad individuare misure che impediscano utilizzi impropri o discriminatori dei meccanismi reputazionali basati sul feedback dei clienti e dei partner commerciali.
Riproduzione riservata ©