Reporting sostenibilità, la nuova Direttiva porta dei cambiamenti
A cura della redazione
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Direttiva UE 2022/2464 del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 537/2014, la direttiva 2004/109/CE, la direttiva 2006/43/CE e la direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la rendicontazione societaria di sostenibilità
Cosa tratta?
La norma nota come Direttiva sulla rendicontazione societaria di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD) estende gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità a tutte le imprese di grandi dimensioni, nonché a tutte le imprese con valori mobiliari ammessi alla negoziazione in mercati regolamentati, comprese quindi le PMI, e ad eccezione delle sole microimprese.
La direttiva è un atto di trasparenza su questioni ambientali, sociali e di governance, un pilastro della politica UE in materia di ambiente e diritti umani.
Fra le principali modifiche, da sottolineare, la sostituzione dell’art.19-bis relativo alla rendicontazione di sostenibilità, in cui si stabilisce che: “1. Le imprese di grandi dimensioni e le piccole e medie imprese, ad eccezione delle microimprese, che sono enti di interesse pubblico (..), includono nella relazione sulla gestione informazioni necessarie alla comprensione dell’impatto dell’impresa sulle questioni di sostenibilità, nonché informazioni necessarie alla comprensione del modo in cui le questioni di sostenibilità influiscono sull’andamento dell’impresa, sui suoi risultati e sulla sua situazione. (…)”. Al comma 2, vengono precisate le informazioni che devono essere incluse nella summenzionata relazione.
La Direttiva CSRD mira a modificare gli obblighi già previsti dalla Direttiva 2014/95/UE, ed estenderli a grandi imprese e multinazionali costringendole a redigere una Dichiarazione sulla sostenibilità relativa al proprio impatto sociale e sull’ambiente. Inoltre punta a divulgare informazioni sul modo in cui operano e gestiscono le sfide sociali e ambientali e stabilisce le norme sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune grandi società.
Altra novità riguarda la riscrittura dei principi di rendicontazione di sostenibilità di cui al capo 6 della direttiva 2013/34/UE (sostituito completamente dalla Direttiva (UE) 2022/2464), essi riguardano fattori ambientali, sociali e di governance.
Quando entra in vigore?
Direttiva pubblicata il 16 dicembre 2022 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione e dovrà essere recepita dagli stati membri entro il 6 luglio 2024.
Indicazioni operative
I principi da adottare entro il 30 giugno 2024 specificano le informazioni che le imprese sono tenute a comunicare riguardo ai fattori ambientali, sociali e di governance.
Le informazioni ambientali da comunicare sono prospettiche, retrospettive, qualitative e quantitative e riguardano:
- la mitigazione dei cambiamenti climatici, anche per quanto riguarda le emissioni di gas a effetto serra
- l’adattamento ai cambiamenti climatici;
- le risorse idriche e marine;
- l’uso delle risorse e l’economia circolare;
- l’inquinamento;
- la biodiversità e gli ecosistemi.
Le informazioni che le imprese sono tenute a comunicare riguardo ai fattori sociali e in materia di diritti umani riguardano:
- la parità di trattamento e le pari opportunità per tutti;
- le condizioni di lavoro;
- il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
Le informazioni che le imprese sono tenute a comunicare riguardo ai fattori di governance sono:
- il ruolo degli organi di amministrazione, gestione e controllo dell’impresa per quanto riguarda le questioni di sostenibilità e la loro composizione;
- le caratteristiche principali dei sistemi interni di controllo e gestione del rischio dell’impresa, in relazione alla rendicontazione di sostenibilità e al processo decisionale;
- l’etica aziendale e la cultura d’impresa;
- le attività e gli impegni dell’impresa relativi all’esercizio della sua influenza politica;
- la gestione e la qualità dei rapporti con i clienti, i fornitori e le comunità interessate dalle attività dell’impresa.
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