Relazione annuale Inail 2021
A cura della redazione
Sono stati presentati a Palazzo Montecitorio dal presidente Franco Bettoni, i dati sull’andamento infortunistico e tecnopatico, i risultati economici conseguiti e le attività realizzate sui fronti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e degli investimenti.
Cosa tratta?
Il Presidente INAIL Franco Bettoni, nella consueta presentazione della Relazione annuale Inail (2021) sul fenomeno infortunistico italiano, a Palazzo Montecitorio, ha diffuso i dati sull’andamento infortunistico e delle malattie professionali. Al suo interno, anche i risultati economici conseguiti e le attività realizzate per la ricerca, la prevenzione, la riabilitazione, gli investimenti per le Imprese, e gli obiettivi strategici per il futuro.
Nel 2021 sono stati denunciati all’Inail poco più di 564mila infortuni sul lavoro, in calo dell’1,4% rispetto all’anno precedente. Questa diminuzione, però, è dovuta esclusivamente alla contrazione dei contagi professionali da Covid-19. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 349.643, il 17,5% dei quali avvenuti “fuori dell’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. Elevate le percentuali di riconoscimento della componente da Covid-19, pari a circa al 70% nel 2021.
Le denunce di infortunio con esito mortale sono state 1.361, con un decremento del 19,2% rispetto al 2020. Come per gli infortuni in complesso, anche in questo caso la contrazione è legata interamente ai decessi causati dal contagio da Covid-19, passati dai circa 600 del 2020 ai circa 200 del 2021.
Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono 685, di cui 298, pari al 43,5% del totale, avvenuti “fuori dell’azienda” (57 casi sono ancora in istruttoria).
Dall’analisi dei dati del 2021 emerge anche un aumento notevole delle denunce di malattia professionale in confronto al 2020, anno in cui il fenomeno tecnopatico è stato fortemente condizionato dall’emergenza epidemiologica. Le patologie lavoro-correlate denunciate all’Istituto sono state poco più di 55mila, in crescita del 22,8% rispetto al 2020. Ne è stata riconosciuta la causa professionale al 37,2% (il 5,6% è ancora in istruttoria). Le denunce riguardano le malattie e non i lavoratori ammalati, che sono oltre 38mila, di cui il 40,3% per causa professionale riconosciuta (quelli con malattie causate dall’esposizione all’amianto sono 948). I lavoratori deceduti nel 2021 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 820, il 23,6% in meno rispetto al 2020, di cui 154 per silicosi/asbestosi.
L’INAIL ha enunciato anche gli interventi a sostegno dei lavoratori, in particolare i sette milioni di prestazioni sanitarie per infortuni e malattie professionali forniti nel 2021, ma anche gli interventi a favore delle imprese indicendo bandi e promovendo meccanismi incentivanti.
Quando entra in vigore?
La relazione annuale è stata presentata il 25 luglio.
Indicazioni operative
Il datore di lavoro deve impegnarsi nell’eliminare o comunque ridurre al minimo gli infortuni nella propria organizzazione, qualora essi si verificassero, lo stesso, è tenuto a denunciare gli infortuni da cui siano colpiti i dipendenti prestatori d'opera, e che siano prognosticati non guaribili entro tre giorni.
La denuncia dell'infortunio deve essere fatta con modalità̀ telematica entro due giorni da quello in cui il datore di lavoro ne ha avuto, riportando anche i riferimenti al certificato medico già trasmesso all'Istituto assicuratore per via telematica direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria competente al rilascio.
Se si tratta di infortunio che abbia prodotto la morte o per il quale sia preveduto il pericolo di morte, la denuncia deve essere fatta entro ventiquattro ore dall'infortunio.
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