Redistribuzione dei flussi di ingresso 2004 per i lavoratori ExtraUE
A cura della redazione
Il Ministero del lavoro, con la circolare 15/11/2004 n.44, ha reso noto che a seguito della riunione interministeriale del 27 ottobre 2004, svoltasi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha proceduto alla distribuzione delle quote ancora disponibili per l'anno 2004, previste dal DPCM 19.12.2003.
Le modalità di redistribuzione delle quote sono le seguenti:
a) la quota riservata ai cittadini nigeriani non utilizzata va impiegata in favore dei c.d. "paesi privilegiati" le cui quote sono state già utilizzate;
b) la quota di 2.500 ingressi prevista dall'art. 5 del predetto DPCM con riferimento a "futuri accordi" non utilizzata, è destinata all'ingresso di lavoratori non stagionali appartenenti alle "altre nazionalità", diverse da quelle destinatarie delle quote privilegiate. Da tale ultima quota, 150 unità sono destinate alla provincia di Pordenone per lavoratori agricoli non stagionali per la viticoltura con priorità per Romania e Bulgaria, 100 unità alla provincia di Verona per orto/frutticoltura ed allevamento e 100 unità alla provincia di Cuneo per attività di viticoltura e frutticoltura. Le residue quote pari a 2.150 unità sono destinate a badanti (individuate con mansioni di assistenti alla persona) provenienti, in via preferenziale, da Filippine, Ucraina e Romania. Tale quota, ripartita prima a livello regionale e, poi, provinciale potrà essere utilizzata anche per l'assunzione di badanti di altre nazionalità, ma soltanto se esaurite quelle di nazionalità "preferenziale" e seguendo l'ordine cronologico di presentazione.
Invece la quota riservata ai cittadini nigeriani, pari a 1.400 unità, viene ripartita tra albanesi (450), marocchini (450) e moldavi (500) ed assegnate alle Direzioni Regionali del Lavoro "pro - quota" per le successive ripartizioni a livello provinciale. La quota aggiuntiva per i cittadini moldavi non è completamente ripartita: n. 200 unità restano non assegnate per soddisfare i progetti speciali in corso con la Repubblica Moldova.
Una ulteriore quota, pari a 100 unità viene mantenuta, a livello nazionale, come riserva da usare per progetti speciali in corso di svolgimento.