Quarantena: il Governo cerca risorse per riconoscere l’indennità anche nel 2021
A cura della redazione
L’ XI Commissione permanente ( Lavoro pubblico e privato) il 15 settembre 2021, ha risposto ad un’interrogazione parlamentare precisando che è intenzione del Governo risolvere prontamente la questione del rifinanziamento dell’art. 26 del DL 18/2020 relativo al trattamento indennitario di malattia ai lavoratori dipendenti del settore privato in quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria.
Al riguardo, si legge nella risposta, è in corso di avanzata predisposizione da parte del Ministero del lavoro una proposta normativa da presentare in Parlamento nel corso dell’iter di conversione del decreto-legge n. 111 del 2021, che è volta a superare le criticità finora riscontrate nell’applicazione dell’articolo 26 del provvedimento « Cura Italia ».
In queste ore sono in corso le interlocuzioni con il Ministero dell’economia e delle finanze al fine di individuare le necessarie nuove risorse per il 2021. Si auspica di poter giungere a breve una soluzione positiva, nel rispetto del quadro di compatibilità finanziaria, anche in un prossimo veicolo normativo, al fine di continuare ad assicurare le necessarie tutele per i lavoratori, ma anche per gli operatori del mercato del lavoro, quali datori di lavoro e intermediari.
La stessa Commissione permanente ha risposto anche in merito ai periodi di assenza dal lavoro per i c.d. lavoratori fragili, che non possono prestare attività in smart working, per i quali l’art. 26, c. 2 ha riconosciuto fino al 30 giugno 2021 un trattamento pari al ricovero ospedaliero.
La risposta evidenzia che il Ministero del lavoro, nell’ottica di scongiurare qualsiasi deprecabile discriminazione nei confronti di chi è più debole e pertanto riconoscere ad essi le necessarie tutele, è certamente favorevole alla proroga del trattamento per i lavoratori fragili sino alla fine della crisi emergenziale, sia per quelli in quarantena, sia per quelli impossibilitati al lavoro agile.
Al riguardo, la Commissione permanente fa presente che, con particolare riferimento ad alcuni emendamenti di iniziativa parlamentare presentati al disegno di legge di conversione del decreto- legge n. 111, volti ad estendere a tutto l’anno 2021 le disposizioni di cui ai commi 2 e 2-bis del citato articolo 26, sono in fase di avanzata valutazione le verifiche tecniche con il competente Ministero dell’economia e delle finanze per valutarne la fattibilità economica e reperire le nuove risorse che possano garantire a questi lavoratori la necessaria tutela e un equo trattamento rispetto a quanti hanno potuto usufruire delle predette misure.
Tale obiettivo è assolutamente condiviso da parte del Ministero del lavoro, che sta interloquendo con le strutture tecniche del Ministero dell’economia e delle finanze per una soluzione positiva e soddisfacente.
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