Pubblicato il provvedimento sul credito d’imposta per la ZES unica: un passo verso la valorizzazione del Mezzogiorno
A cura della redazione
Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha ufficializzato, con il provvedimento n. 446421/2024, la determinazione delle percentuali di credito d’imposta effettivamente fruibili per gli investimenti realizzati nella Zona Economica Speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno. Questo documento rappresenta un ulteriore sviluppo delle iniziative normative introdotte dal decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, volto a incentivare la crescita economica nelle regioni meridionali.
I dettagli del provvedimento
Il provvedimento stabilisce che le percentuali di credito d’imposta applicabili agli investimenti realizzati nelle ZES sono pari al 100% dell’importo richiesto, grazie alla disponibilità di risorse complessive sufficienti. I beneficiari potranno visualizzare il credito d’imposta direttamente nel loro cassetto fiscale, e utilizzarlo in compensazione come previsto dall’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
Le imprese beneficiarie – micro, piccole, medie e grandi – hanno presentato entro il 2 dicembre 2024 le comunicazioni integrative che certificano la realizzazione degli investimenti entro il termine del 15 novembre 2024. Gli investimenti ammissibili includono impianti, macchinari, attrezzature e immobili destinati a strutture produttive situate nelle aree ZES.
Risultati preliminari e distribuzione regionale
Dalle comunicazioni inviate, emergono alcuni dati significativi:
- Campania e Puglia si confermano le regioni con il maggior numero di imprese beneficiarie e con l’ammontare più alto di crediti richiesti.
- Gli investimenti si concentrano soprattutto in attrezzature e immobili, seguiti da macchinari e impianti.
- La somma complessiva delle richieste di credito d’imposta supera i 2,5 miliardi di euro, mentre le risorse disponibili ammontano a 3,27 miliardi, garantendo una copertura totale.
Le motivazioni alla base dell’intervento
Questo provvedimento si inserisce in un quadro normativo che punta a rafforzare l’attrattività delle ZES, creando un contesto favorevole per nuovi investimenti. La misura, già delineata nei decreti precedenti, mira a stimolare la crescita delle imprese locali, incentivando lo sviluppo di progetti innovativi e infrastrutturali nelle aree a minor sviluppo.
Considerazioni sull’impatto economico
L’applicazione del credito d’imposta al 100% rappresenta una decisione cruciale per garantire l’efficacia della misura. Tuttavia, sarà importante monitorare l’effettivo impatto sul territorio, in termini di crescita occupazionale e produttiva. Sebbene il credito d’imposta costituisca un incentivo rilevante, la sua efficacia dipenderà dalla capacità delle imprese di utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione.
Inoltre, il successo della ZES unica potrebbe fungere da modello per politiche simili in altre aree meno sviluppate, consolidando la fiducia degli investitori e promuovendo una crescita più inclusiva su scala nazionale.
Il provvedimento rappresenta, quindi, non solo un atto amministrativo ma anche una chiara dichiarazione di intenti verso un Sud più competitivo e integrato nel tessuto economico italiano.
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