Pubblicate le FAQ per agevolare la partecipazione al Bando #conciliamo
A cura della redazione
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato le FAQ relative al Bando #Conciliamo, con il quale si intende incentivare la realizzazione di piani di welfare aziendale volti a conciliare tempi di vita e di lavoro, al fine di chiarire alcuni dubbi tra i quali che la documentazione inerente la proposta progettuale può essere contenuta in un’unica cartella compressa protetta da password, ma non è necessario proteggere i singoli documenti.
Di seguito si evidenziano alcune delle risposte fornite.
Il finanziamento concesso non configura un aiuto di Stato per cui non trova applicazione il regime de minimis.
Non è possibile presentare la domanda di finanziamento per azioni svolte durante anni precedenti alla pubblicazione dell’avviso. Infatti le spese devono riferirsi temporalmente al periodo di vigenza del finanziamento.
I progetti che hanno una durata inferiore o superiore a 24 mesi sono esclusi dalla valutazione.
Sono ammissibili proposte di welfare aziendale di tipo volontario per consentire ai dipendenti di tramutare importi di denaro, loro destinati, in servizi di welfare previsti dall’azienda.
Per sviluppo di nuove azioni si intende il miglioramento in termini quantitativi e/o qualitativi di azioni già poste in essere nel contesto dell’ambiente di lavoro non previste nell’intervento originario.
L’affidamento dell’erogazione dei servizi ad un piattaforma welfare è consentito solo nel caso in cui non vi siano le competenze necessarie a svolgere all’interno dell’azienda alcune attività.
Non è possibile avviare la realizzazione del progetto prima della sottoscrizione della convenzione.
Tra le spese ammissibili è possibile includere le attività formative e i costi relativi allo sviluppo di piattaforme di welfare aziendale. In questo caso le soluzioni tecnologiche innovative devono essere espressamente indicate nel progetto e correlate agli obiettivi progettuali.
Le spese finanziabili non possono riguardare asili nido preesistenti la presentazione della domanda di finanziamento. Tali spese devono essere rendicontabili e sono finanziabili per la durata del progetto, ossia 24 mesi.
La messa a disposizione delle vetture aziendali a favore dei dipendenti nei giorni di non lavoro o negli orari non lavorativi (uso promiscuo) non può essere un’azione finanziabile.
Sono ammissibili le azioni integrate di investimento in ristrutturazioni di locali e relativo arredo per lo svolgimento di attività rivolte ai dipendenti, così come le iniziative progettuali aventi ad oggetto l’assicurazione sanitaria integrativa, i buoni benzina e i ticket restaurant.
Sono finanziabili i contributi economici aggiuntivi (aumento della retribuzione, mensilità aggiuntive) a favore dei lavoratori e delle lavoratrici per incentivare la natalità e la maternità in ambito aziendale, così come l’acquisto di device (anche nella forma a noleggio) per lo svolgimento dello smart working.
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