L’INPS, con il messaggio n. 3295 del 6 settembre 2022, in merito a quanto stabilito dalla Legge 234/2021, che ha stanziato ulteriori risorse per un importo pari a 60 milioni di euro per il 2022 al fine di prorogare i trattamenti di CIGS e di mobilità in deroga per completare i piani di recupero occupazionale avviati nelle aree di crisi industriale complessa, ha ricordato l’indicazione del Ministero del lavoro secondo cui, pur in assenza di una proroga specifica dei singoli ammortizzatori sociali è consentito l’utilizzo delle risorse stanziate per tutti gli interventi che traggono origine dall’art. 1, c. 289 della L. 178/2020.

Infatti, quest’ultima disposizione normativa aveva stanziato risorse, destinate alle citate finalità, per il solo anno 2021.

Ne consegue, precisa l’INPS, che si devono intendere implicitamente prorogati e rifinanziati anche per il 2022 i trattamenti di integrazione salariale straordinaria (art.44, c. 11-bis del D.lgs. 148/2015 e art. 1, cc. 140 e 141 della L. 205/2017) e di mobilità in deroga (art.25-ter del DL 119/2018 – L. 136/2018) destinati al predetto scopo.

L’INPS coglie l’occasione per ricordare che la normativa in materia di trattamenti di mobilità prevede che a ogni singolo lavoratore può essere concesso un periodo massimo di 12 mesi di mobilità in deroga, purché risulti beneficiario di tale trattamento, sia esso ordinario o in deroga, a condizione che ai medesimi lavoratori siano contestualmente applicate le misure di politica attiva individuate in un apposito piano regionale da comunicare all'ANPAL e al Ministero del lavoro.

Pertanto, dal suddetto quadro normativo emerge che a un lavoratore già beneficiario di un trattamento di mobilità in deroga/ordinaria, possano essere concessi ulteriori 12 mesi, fermo restando il requisito della continuità.

Riguardo alle modalità operative, l’INPS richiama le circolari 159/2017 e 90/2018 secondo cui, il pagamento della prestazione di mobilità in deroga è subordinata alla presentazione da parte del beneficiario di un’apposita domanda on-line di mobilità in deroga. Per erogare le prestazioni di mobilità in deroga l’INPS dovrà inserire nella procedura di pagamento della prestazione specifici codici d’intervento a seconda della Regione che ha disposto il provvedimento di concessione.

Il riparto delle risorse tra le Regioni è avvenuto ad opera del Decreto interministeriale 9 marzo 2022. Gli importi sono state assegnate alle Regioni sulla base dei fabbisogni che le stesse hanno comunicato. Dei citati 60 milioni di euro, le maggiori risorse sono state riconosciute a Lazio, Campania e Sardegna.