In Italia il Piano nazionale della prevenzione 2020 - 2025 richiama la necessità di adottare più efficaci e complessivi modelli di intervento per il rafforzamento della salute globale del lavoratore

Cosa tratta?

Una sempre maggiore integrazione tra i programmi OSH (Occupational Safety and Health) e i programmi WHP (Workplace Health Promotion) sono auspicabili ai fini del rafforzamento della salute globale del lavoratore, e quindi al miglioramento del benessere dello stesso.

I programmi integrati di protezione e promozione della salute dei lavoratori (Integrated Workplace Health Protection and Promotion - IWHPP) riconoscono l’importanza di operare a più livelli sul posto di lavoro - individuale, di gruppo, organizzativo e ambientale - e prendono in considerazione la relazione tra ambienti di vita e di lavoro.

Vi sono sempre più prove che i fattori di rischio sul posto di lavoro possano contribuire a problemi di salute precedentemente considerati non correlati al lavoro. Ad esempio, esistono fattori di rischio legati al lavoro per i disturbi del sonno, le malattie cardiovascolari, la depressione e l’obesità. Se dunque la tradizionale attività di sicurezza e salute occupazionale (OSH) ha impatti positivi sulla prevenzione di incidenti e malattie professionali, per rispondere a queste nuove sfide si rende necessaria una sempre maggiore integrazione con i programmi di promozione della salute (WHP).

Il focus quindi deve essere sempre più orientato all’adozione di stili di vita salutari attraverso programmi di educazione e salute, proiettati ad esempio al cambiamento di comportamenti a rischio come l’uso del tabacco, la dieta e la sedentarietà.

I programmi integrati, mitigando l’effetto moltiplicatore tra job risk e life risk (es. benzene e uso di tabacco nel caso del rischio cancerogeno), agevolano soprattutto i lavoratori impegnati nei settori ad alto rischio, che statisticamente riportano stili di vita più scorretti e sono meno propensi a partecipare ai programmi WHP. Inoltre, dal punto di vista delle organizzazioni si prospettano, a fronte dell’impegno nel cambiare gli assetti organizzativi, una serie di vantaggi.

Quando si affronta il tema dei programmi integrati emerge la necessità di sviluppare definizioni e indicatori comuni, utili sia per facilitare l’implementazione di tali programmi nelle organizzazioni e per il monitoraggio della loro efficacia, sia per stabilire criteri di inclusione delle pratiche a scopi di ricerca.

La governance partecipativa è stata considerata un fattore chiave di successo per tali programmi, infatti Il coinvolgimento della leadership a tutti i livelli dell’organizzazione, rappresenta un presupposto fondamentale. La creazione di un luogo di lavoro sano inizia con una visione per la salute chiaramente articolata e comunicata dal top management che lega tale visione alla missione e alle strategie dell’organizzazione, attraverso un ampio coinvolgimento degli stakeholders e dei diversi livelli di management. L’impegno della dirigenza si esplica attraverso l’implementazione di politiche, programmi e risorse adeguate ed, infine, con una comunicazione chiara ai lavoratori degli obiettivi di salute.

Anche il coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti in ogni fase del processo, dalla pianificazione alla valutazione, è un pilastro dei programmi integrati.

In molte organizzazioni il personale che si occupa di salute e sicurezza lavora in dipartimenti distinti rispetto ai professionisti del benessere o alle risorse umane che si occupano di molte questioni legate alla leadership, allo sviluppo del personale e all’ambiente psicosociale. Per migliorare il benessere dei lavoratori occorre integrare i sistemi adottando un processo decisionale coordinato e collaborativo e un apprendimento condiviso sullo sviluppo, l’implementazione e la valutazione di programmi, pratiche e politiche. L’integrazione tra i programmi di protezione e prevenzione dei rischi e di promozione della salute è particolarmente importante.

Un programma integrato deve identificare i fattori di rischio all’interno e all’esterno del luogo di lavoro e le determinanti a monte. I cambiamenti ai livelli più alti dovrebbero quindi essere prioritari rispetto agli interventi che mirano al cambiamento dei comportamenti degli individui. Ad esempio, è necessario intervenire sugli orari di lavoro e sugli schemi sonno-riposo prima di fare affidamento su pratiche di rilassamento individuali per migliorare l’igiene del sonno o ridurre la pressione sanguigna.

Un sistema completamente integrato comporta un monitoraggio e un reporting continui che consisteranno in più audit, valutazioni e meccanismi di feedback a tutti i soggetti interessati sul posto di lavoro. Il monitoraggio degli andamenti sia della salute che delle esposizioni e dei risultati comportamentali è fondamentale per sostenere il miglioramento continuo dei programmi.

Quando entra in vigore?

Fact sheet pubblicato sul sito INAIL il 23 marzo 2023.

Indicazioni operative

Le organizzazioni per promuovere la salute dei lavoratori a livello globale devono agire a livello individuale, mediante la mitigazione degli effetti moltiplicatori tra job e life risk e l’incentivazione della partecipazione dei lavoratori, e a livello organizzativo, in modo da ottenere un risparmio dei costi, una maggiore produttività, un minore assenteismo e una semplificazione dei processi di monitoraggio e valutazione.