INL ha pubblicato il documento annuale di programmazione dell’attività di vigilanza con i quali l’Ispettorato pianifica i controlli che il personale ispettivo degli Ispettorati Territoriali del Lavoro effettuerà nell’anno di riferimento

 

Cosa tratta?

Per l’anno 2024 le priorità e gli obiettivi della programmazione dell’attività di vigilanza dell’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro) trovano fondamento principalmente nel Piano Nazionale di contrasto al Sommerso, adottato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con D.M. n. 221 del 19/12/2022 e aggiornato con D.M. n. 58 del 06/04/2023 (Piano Nazionale emersione lavoro sommerso 2022-2025) e nell’esigenza di intensificare gli interventi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Per quanto riguarda, invece, la materia della salute e sicurezza sul lavoro, l’INL, nella pienezza dei poteri riconosciuti dalla legge n. 215 del 17/12/2021 di conversione del D.L. n. 146 del 21/10/2021, e a seguito dell’aumento in organico di ispettori tecnici, ha come obiettivo prioritario quello di implementare gli accertamenti volti ad assicurare la corretta applicazione delle misure previste dal d.lgs. n. 81/2008.

Gli interventi ispettivi previsti per l’anno 2024 sono, pertanto, principalmente rivolti al contrasto dei fenomeni di irregolarità in materia di lavoro e legislazione sociale di più grave allarme sociale e tengono conto degli obiettivi rimessi all’INL per l’attività di vigilanza dalla convenzione triennale con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

In relazione a ciascun ambito interregionale di riferimento, il numero degli accessi previsti è stato così individuato:

Ambito territoriale

Totale ispezioni

Nord

35.205

Centro

27.859

Sud

37.936

Totale

101.000

 

Quando entra in vigore?

Documento pubblicato il 26 aprile 2024.

 

Indicazioni operative

L’attività di vigilanza di iniziativa dell’INL tra gli obiettivi stabiliti prevede:

  • il contrasto al lavoro sommerso, sottoforma di:

o   “lavoro nero” o “lavoro grigio” (illecite esternalizzazioni, diversa qualificazione del rapporto di lavoro);

  • il contrasto al caporalato;
  • azioni transnazionali in materia di vigilanza sul lavoro;
  • controllo delle nuove tipologie di lavoro, come piattaforme digitali o lavoro sortivo;
  • contrasto alle forme di discriminazione e sostegno delle pari opportunità;
  • controllo sull’applicazione dei CCNL.

Per quanto riguarda la vigilanza tecnica particolare attenzione deve essere posta durante l’attività di vigilanza, all’utilizzo delle macchine, alla loro conformità, agli obblighi imposti dall’art. 70 del d.lgs. n. 81/2008 e alla formazione sull’uso delle stesse.

Il lavoro dell’INL non si ferma qui, infatti si occupa anche di vigilanza previdenziale e assicurativa, nonché di controlli sul regolare utilizzo delle risorse finanziarie pubbliche dedicate al lavoro e alla sicurezza sociale ADI e SFL.