Privacy: vietato rilevare la presenza dei dipendenti con le impronte digitali
A cura della redazione

Il Garante per la protezione dei dati personali, con la newsletter del 2/03/2009, ha reso noto che il datore di lavoro non può utilizzare la rilevazione delle impronte digitali per controllare la presenza e gli orari di entrata e di uscita dei propri dipendenti.
Secondo la nota, a meno che non vi sono particolari esigenze di sicurezza (come ad esempio nelle aree aziendali "sensibili" che richiedono particolari modalità di accesso) è un strumento da considerarsi troppo invasivo e sproporzionato.
In ogni caso anche se ricorrono le esigenze di cui sopra è necessario che venga raggiunto preventivamente un accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure l'autorizzazione del Ministero del lavoro.
La procedura prevista dallo Statuto dei lavoratori, ricorda il Garante, va osservata, come stabilito da una recente sentenza della Cassazione, anche nel caso in cui le apparecchiature consentano di controllare la presenza sul luogo di lavoro dei dipendenti.
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