L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha presentato i primi risultati di una grande indagine sull’esposizione dei lavoratori concernente i fattori di rischio di cancro in UE, e condotta su diverse migliaia di lavoratori di sei Stati UE. L’obiettivo è trovare dati accurati che possano contribuire alla prevenzione del cancro professionale.


Cosa tratta

L'indagine, avviata nel 2020, si propone di identificare i principali fattori di rischio di cancro legati alle esposizioni sul luogo di lavoro. Questo studio, condotto in sei Stati membri dell'UE, mira a colmare lacune informative rilevate nelle revisioni della direttiva sulle sostanze cancerogene. Utilizzando un campione casuale di migliaia di lavoratori, i questionari sono stati progettati per valutare l'esposizione potenziale a 24 fattori di rischio noti, comprese sostanze chimiche industriali, sostanze generate da processi e fattori di rischio fisico. L'obiettivo finale è:

  1. informare tutti gli addetti ai lavori
  2. proporre misure preventive,
  3. proporre attività di sensibilizzazione
  4. iniziare a progettare politiche per combattere il cancro professionale.

L'indagine ha coinvolto partecipanti selezionati casualmente in sei paesi dell'UE, i quali hanno risposto a dettagliate domande sulla loro attività lavorativa e sulle misure preventive adottate. Utilizzando il sistema innovativo OccIDEAS (Occupational Integrated Database Exposure Assessment System), è stata stimata automaticamente la probabilità di esposizione a fattori di rischio di cancro.

I dati raccolti consentono all'EU-OSHA di fornire statistiche robuste, supportando proposte di modifica normativa, azioni di salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione delle malattie professionali e aggiornamenti normativi. L'indagine è una risorsa chiave per formulare politiche, ricerche e iniziative per ridurre il cancro professionale, contribuendo al piano europeo di lotta contro il cancro e ad altri obiettivi strategici dell'UE sulla salute e sicurezza sul lavoro.

Nel complesso, l’indagine in questione rappresenta un’importante fonte di dati per i responsabili dei sistemi di gestione, gli RSPP e gli HSE manager, che possono iniziare a stabilire le priorità e intraprendere azioni tempestive e adeguate per ridurre il cancro professionale con maggiori informazioni.
Dai primi risultati dell’indagine emerge che:

  • le radiazioni ultraviolette di origine solare,
  • le emissioni di gas di scarico dei motori diesel,
  • il benzene,
  • la silice cristallina respirabile
  • la formaldeide

sono probabilmente le esposizioni professionali più frequenti tra i 24 fattori di rischio di cancro analizzati.

Molto interessante infine un primo approccio ai lavoratori con esposizioni multiple durante l’ultima settimana lavorativa, vale a dire l’esposizione ad almeno due fattori di rischio di cancro, che non necessariamente si verificano contemporaneamente o nel corso dello stesso processo lavorativo.

I dati dimostrano che oltre il 60 % dei lavoratori nelle attività minerarie ed estrattive nonché nelle attività edilizie presenta esposizioni multiple.

Infine l’indagine evidenzia che i lavoratori impiegati in un luogo di lavoro di micro o piccole dimensioni (con meno di 50 dipendenti) hanno una probabilità 1,3 volte maggiore di essere esposti a uno o più fattori di rischio di cancro rispetto a quelli che lavorano in aziende di medie o grandi dimensioni. L’EU-OSHA ha inoltre analizzato i dati sulle diverse situazioni di esposizione a ciascun fattore di rischio.
L’indagine è stata condotta tra settembre 2022 e febbraio 2023 da operatori locali formati che si sono avvalsi del Computer Assisted Telephone Interview, CATI (intervista telefonica assistita da computer). Dopo il completamento delle fasi di lavoro sul campo e di controllo della qualità, sono state messe analizzate 24.402 interviste valide. La popolazione coinvolta nell’indagine comprende individui di età pari o superiore a 15 anni che lavorano in tutti i settori di attività economica nei sei Stati membri dell’UE menzionati. Lo studio include lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti di organizzazioni di tutte le dimensioni. Le domande sono state tradotte dall’inglese nelle rispettive lingue nazionali.

L’importanza dello studio è sottolineata dal direttore esecutivo di EU-OSHA che dichiara : È la prima volta che si dispone di uno studio che valuta l’esposizione combinata e che raggiunge quei lavoratori che normalmente non sarebbero presi in considerazione, come i lavoratori autonomi o quelli impiegati in piccole e micro organizzazioni, in tutti i tipi di professioni. Sicuramente l’indagine contribuirà a migliorare le misure preventive e ad aggiornare le politiche basate su dati oggettivi.

In allegato i due file della presentazione (lingua inglese).

Nel primo file: Fattori di rischio di cancro professionale in Europarimi risultati dell’indagine sull’esposizione dei lavoratori.

Nel secondo file: Fattori di rischio di cancro professionale in Europa: sintesi della metodologia dell’indagine sull’esposizione dei lavoratori