Prime indicazioni Inail per la somministrazione dei vaccini in azienda
A cura della redazione
L’Inail, in data 6 aprile 2021, ha fornito le prime indicazioni ad interim per la vaccinazione anti Covid-19 nei luoghi di lavoro.
Per l’avvio dell’attività, è necessario che l’azienda sia in possesso dei seguenti requisiti:
- popolazione lavorativa sufficientemente numerosa (preferibilmente >50);
- sede nel territorio dell’Azienda Sanitaria che fornisce i vaccini;
- struttura organizzativa e risorse strumentali e di personale adeguate al volume di attività previsto, in grado di garantire il regolare svolgimento dell’attività ed evitare gli assembramenti;
- dotazione informatica idonea a garantire la corretta e tempestiva registrazione delle vaccinazioni;
- ambienti idonei per l’attività, commisurati al volume di vaccinazioni da eseguire, sia per le fasi preparatorie (accettazione), sia per la vera e propria seduta vaccinale (ambulatorio/infermeria), sia per le fasi successive (osservazione post-vaccinazione).
Vengono specificati l’equipaggiamento minimo per la vaccinazione in azienda, le modalità di formazione e informazione, nonché l’organizzazione della seduta vaccinale. Si affrontano inoltre le questioni legate alla gestione del consenso, alla registrazione della vaccinazione e alla programmazione della seconda dose, in particolare, quanto a quest’ultimo aspetto, è previsto che assicurerà la programmazione della somministrazione della seconda dose del vaccino ove prevista secondo le modalità e tempistiche previste per ciascun vaccino. I vaccini non sono intercambiabili e la seconda dose, deve essere effettuata con lo stesso vaccino utilizzato per la prima dose. Anche l’intervallo tra prima e seconda dose deve rispettare quanto previsto per lo specifico vaccino.
L’intero processo è sotto la supervisione dell’Azienda Sanitaria di riferimento, che per il tramite del Dipartimento di Prevenzione, può effettuare controlli sullo stato dei luoghi, sui requisiti essenziali e sulla correttezza delle procedure adottate per l’effettuazione dell’attività.
Tutti gli oneri sono a carico del Datore di lavoro o delle Associazioni di categoria di riferimento, ad eccezione dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi), della messa a disposizione degli strumenti formativi previsti e degli strumenti per la registrazione dell’attività vaccinale.
Tra gli allegati al documento sono disponibili il modulo per il consenso del lavoratore e i quesiti da sottoporre a quest’ultimo prima della vaccinazione.
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