Pesca: 30 euro per la sospensione dell’attività nel 2022
A cura della redazione
Il Ministero del lavoro, di concerto con quello dell’agricoltura e dell’economia, ha adottato il decreto 7 marzo 2023 che concede ai lavoratori dipendenti delle imprese adibite alla pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca, anche per l’anno 2022, l’indennità giornaliera omnicomprensiva fino ad un importo massimo di 30 euro, in caso di sospensione dell’attività lavorativa derivante da misure di arresto temporaneo obbligatorio, deciso dalle autorità pubbliche.
L’indennità è concessa per un massimo di 40 giorni nell’arco dell’anno, è riconosciuta anche nella giornata del sabato, da conteggiarsi quale giornata lavorativa e spetta esclusivamente ai lavoratori imbarcati su unità da pesca che non hanno esercitato alcuna attività di pesa e sono, pertanto, rimaste all’ormeggio.
L’indennità non è riconosciuta agli armatori e ai proprietari-armatori imbarcati sulla nave dai medesimi gestita, in quanto non è configurabile nei loro confronti un rapporto di lavoro subordinato.
In caso di soci di società armatrice o proprietaria-armatrice dell’imbarcazione, che risultino anche imbarcati, l’indennità potrà essere riconosciuta solo a fronte della autocertificazione, presentata dal richiedente, relativa all’esistenza di un rapporto di lavoro subordinato tra il socio e la società, sia essa di persone che di capitali.
L’indennità non è riconosciuta in favore di titolari di impresa individuale imbarcati in quanto, essendo gli stessi inquadrati come lavoratori autonomi, non è configurabile nei loro confronti un rapporto di lavoro subordinato.
Il Decreto stabilisce che l’indennità giornaliera omnicomprensiva è assoggettata a tassazione come reddito di lavoro dipendente.
Per fruire dell’indennità le imprese interessate devono inoltrare al Ministero del lavoro una singola istanza per ogni unità di pesca presente in azienda, entro e non oltre il 15 marzo 2023, esclusivamente per via telematica con il sistema CIGSonline.
Alla domanda deve essere allegata copia di un documento di identità dei sottoscrittori in corso di validità.
Se l’istruttoria dà esito positivo, il Ministero del lavoro autorizza con decreto la concessione dell’indennità.
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