Il Ministero del Lavoro, con risposta all'interpello n. 21 del 20 marzo 2009, ha fornito alcuni chiarimenti in merito ai provvedimenti adottabili dal personale ispettivo in caso di erronea applicazione di un contratto collettivo di lavoro.
Partendo dal presupposto che l'attività di controllo del suddetto personale di vigilanza riguarda non solo la contrattazione nazionale, ma anche quella di secondo livello, territoriale o aziendale, si è precisato che l'accertamento di inosservanze ai contratti collettivi non determina, generalmente, l'applicazione di sanzioni pecuniarie amministrative, salve alcune ipotesi specificamente previste dalla legge. In tali casi, tuttavia, l'ispettore, utilizzando lo strumento della diffida accertativa, può imporre al datore di lavoro di pagare al lavoratore i crediti retributivi derivanti dalla corretta applicazione del contratto.