Percezione e sicurezza: mondi paralleli.
A cura della redazione

La sicurezza sul lavoro, al giorno d’oggi appare come una priorità fondamentale per i lavoratori, che desiderano una migliore comunicazione dai loro datori di lavoro e un ambiente anche psicologicamente sicuro. Diventa però necessario comprendere le loro percezioni sulla sicurezza e fornire ai datori di lavoro dati e approfondimenti su come soddisfare meglio le aspettative dei lavoratori.
Cosa tratta:
Diverse ricerche negli anni hanno rilevato fin dagli anni Cinquanta dello scorso secolo che la sicurezza sul lavoro è un'aspettativa fondamentale per i lavoratori dell’intera UE. Tuttavia, sempre più lavoratori, nel periodo post pandemico, riferiscono di :
- sentirsi insicuri,
- con alti livelli di stress,
- scarsa comunicazione,
- mancanza di supporto da parte della leadership,
che contribuiscono alle loro preoccupazioni. Sebbene molte organizzazioni, (soprattutto le multinazionali e quelle di dimensioni più grandi) riconoscano l'importanza della sicurezza, esistono ancora significative lacune nel soddisfare le aspettative dei lavoratori.
Un primo aspetto divide molto il percepito dei lavoratori rispetto a quello che può essere percepito come importante per i datori di lavoro. Alcune ricerche sostengono che ci sono differenze importanti, ad esempio, nell’importanza che un lavoratore ritiene di dare a parametri come la reputazione aziendale ed i risultati economici dell’azienda. Lo scarto è di circa il 20% (reputazione per i lavoratori 50% - datori di lavoro 70% e discorso analogo per i risultati economici).
Discorso inverso per quanto riguarda la sicurezza fisica e quella psicologica (lavoratori circa 70% e datori circa 50%).I parametri simili si trovano solo sull’ importanza della produttività (entrambi 65%). La dicotomia è evidente. I lavoratori percepiscono la sicurezza, come qualcosa di più personale ed iniziano a percepire (dopo il covid) la salute mentale con la stessa importanza della salute fisica.
I datori di lavoro invece percepiscono come più importante la salute economica dell’azienda, da cui poi è possibile affrontare tutto il resto. La maggior parte dei lavoratori dà infatti priorità a un ambiente di lavoro che supporti la loro salute mentale e la sicurezza psicologica. In particolare, i lavoratori vedono la sicurezza psicologica come la sensazione di poter esprimere pensieri, idee e preoccupazioni sul lavoro senza timore di conseguenze negative.
Il 95% dei lavoratori considera importante la salute mentale, con il 70% che la ritiene estremamente importante. Molti lavoratori europei del 2025 hanno sentimenti positivi riguardo alla sicurezza generale della loro organizzazione. I nuovi lavoratori, vedono di buon occhio le aziende più sicure, e concordano sul fatto sia meglio lavorare con organizzazioni che hanno una reputazione positiva per la sicurezza. Il concetto che la sicurezza stessa è una parte importante della cultura aziendale sembra ormai abbastanza riconosciuto e la notizia appare importante. Coerentemente con questo, si può affermare che i lavoratori iniziano a pensare che sia la leadership aziendale che deve promuovere una cultura della sicurezza.
La sicurezza viene percepita come un punto focale all'inizio dell'impiego, poiché la maggior parte dei lavoratori, riferisce che ogni nuovo lavoratore riceve una formazione sulla sicurezza come parte del processo di onboarding. Tuttavia, per molte organizzazioni, soprattutto quelle più piccole, c'è ancora molto da fare spazio per migliorare e mantenere la sicurezza in primo piano nell'esperienza dei lavoratori.
Al contrario, le indagini sul clima aziendale e sullo stress lavoro correlato, rivelano una tendenza al calo degli sforzi per la sicurezza. Nel 2025, oltre il 50% dei lavoratori non crede che il proprio datore di lavoro abbia fatto più sforzi nell'ultimo anno per garantire la loro sicurezza rispetto agli anni precedenti; al massimo, è rimasto lo stesso.
Questa percentuale è ancora più alta tra i lavoratori delle PMI, dove la quota può superare il 60% (in pratica riferiscono che i loro datori di lavoro non stanno facendo più sforzi). Quando le organizzazioni aumentano gli sforzi per la sicurezza, vedono chiari benefici. I lavoratori che credono (o almeno percepiscono) che il loro datore di lavoro abbia fatto più sforzi per garantire la loro sicurezza nell'ultimo anno sono più propensi a sentirsi fisicamente, mentalmente e psicologicamente sicuri sul lavoro rispetto a coloro che pensano che gli sforzi della loro organizzazione siano stati minori o siano rimasti gli stessi.
Se i lavoratori hanno la percezione che il datore di lavoro abbia aumentato gli sforzi in materia di salute e sicurezza, si sentono fisicamente più sicuri (80%), sentono che la loro salute mentale è supportata e psicologicamente sicuri (oltre il 90%), ma soprattutto si sentono valorizzati e rispettati (oltre il 90%).
Al contrario, coloro i quali credono che il datore di lavoro abbia fatto meno sforzi in materia di SSL, sentono gli stessi parametri in misura molto minore: non si sentono fisicamente più sicuri (60%), sentono che la loro salute mentale non è supportata e psicologicamente sicuri (50%), ma soprattutto non si sentono valorizzati e rispettati (60%).
I numeri sono evidenti: i lavoratori che percepiscono un aumento degli sforzi organizzativi per la sicurezza sono quattro volte più propensi a fidarsi completamente dell’organizzazione e di conseguenza anche del loro datore di lavoro rispetto a quelli che percepiscono meno sforzi per la sicurezza. Ma le ricerche sono dirette alla comprensione dei fenomeni, e la percezione della sicurezza appare come un nuovo importante termometro per provare a capire se i lavoratori si sentano sicuri.
Quando è stato chiesto perché non si sentono completamente sicuri sul lavoro, gli stessi lavoratori hanno riconosciuto con sorprendente chiarezza le cause : la scarsa comunicazione (40%) e la formazione inadeguata sulla sicurezza (30%) come due delle principali ragioni, subito dopo l'alto livello di stress (60%). In caso di emergenza o problema di sicurezza che coinvolge l'organizzazione, la comunicazione è ciò di cui i lavoratori hanno più bisogno. I lavoratori, con la sorpresa dei ricercatori, hanno richiesto di avere delle istruzioni chiare su cosa fare oppure di avere aggiornamenti tempestivi e rassicurazioni/aggiornamenti dalla leadership durante l'evento di emergenza.
Un’altra importante carenza individuata riguarda la mancanza di informazioni di follow-up dopo la risoluzione dell'evento di sicurezza.In generale le ricerche evidenziano che ad oggi abbiamo ancora grandi carenze in termini di informazioni sulle risorse di sicurezza disponibili, ma anche sui contatti designati per domande o aggiornamenti. I lavoratori, quindi, hanno dimostrato nei fatti di avere ben chiaro quali siano le necessità e quali siano le principali carenze, con grande competenza.
Circa tre lavoratori su cinque, riferiscono di aver bisogno di aggiornamenti tempestivi dal loro datore di lavoro per sentirsi sicuri e supportati in caso di emergenza e che questa comunicazione dovrebbe includere informazioni su un evento di sicurezza man mano che si sviluppa. Inoltre, sempre tre lavoratori su cinque, riferiscono che può essere molto importante ricevere informazioni di follow-up su un'emergenza una volta che la situazione è stata affrontata, in modo da sentirsi sicuri e supportati.
Ma allora la percezione è importante! (a chiudere)
I lavoratori che percepiscono sicurezza sul lavoro sono tre volte più propensi a sentirsi preparati a gestire un'emergenza se ne incontrassero una domani. Sono anche molto più propensi a fidarsi dei loro datori di lavoro e a essere coinvolti nel loro lavoro. Promuovere un ambiente di lavoro in cui i lavoratori si sentono sicuri, supportati e valorizzati contribuisce a un'organizzazione più resiliente nel complesso.
Indicazioni operative
- Rimuovere gli ostacoli alla segnalazione: Le segnalazioni continuano a non arrivare. Creare chat e canali anonimi e semplici per i lavoratori per segnalare preoccupazioni e la loro percezione sulla sicurezza senza timore di eventuali ritorsioni. Quando i lavoratori si sentono sicuri nel comunicare le loro percezioni, l'organizzazione può affrontare i rischi in modo proattivo e migliorare le misure di sicurezza complessive. Più segnalazioni, significa meno problemi futuri.
- Sostegno alla salute mentale: Il nuovo nel 2025, inizia ad essere come intrecciare il supporto per la salute mentale nel quadro più generale della sicurezza in azienda, offrendo risorse come servizi di consulenza, formazione sulla gestione dello stress e accesso ai programmi di assistenza ai lavoratori. Un nuovo approccio alla sicurezza sul lavoro, che inizia a riconoscere, che il benessere mentale è critico almeno quanto la sicurezza fisica per i lavoratori e favorisce un ambiente di lavoro sicuro e produttivo. In alcuni settori (ad es. sanità) inizia ad essere più importante della sicurezza fisica.
- Cercare feedback e percezioni sulle iniziative di sicurezza: Cercare attivamente e integrare le opinioni dei lavoratori nelle iniziative di sicurezza per garantire che riflettano le esigenze e le preoccupazioni del mondo reale. Fornire opportunità ai lavoratori di condividere le loro intuizioni durante le verifiche di sicurezza, le sessioni di formazione e i debriefing. Comprendere le loro prospettive costruisce fiducia e crea soluzioni che risuonano con la forza lavoro.
- Dare priorità alla comunicazione strategica e tempestiva: Implementare strumenti e procedure che garantiscano che le informazioni critiche raggiungano tutti rapidamente e chiaramente durante le emergenze. Stabilire linee guida chiare su come e quando verranno condivisi gli aggiornamenti, sfruttando la tecnologia per mantenere la trasparenza e ridurre al minimo la confusione in situazioni di emergenza e pressione. Condividere informazioni solo quando sono rilevanti per quei lavoratori.
- Costruire una cultura di sicurezza e trasparenza: Enfatizzare la responsabilità a tutti i livelli dell'organizzazione. Celebrare i traguardi della sicurezza, affrontare apertamente le sfide e garantire che la leadership modelli i comportamenti e i valori che si aspettano dai lavoratori. Una forte cultura radicata nella sicurezza e nella trasparenza guida un impegno e una fiducia sostenuti in tutto il luogo di lavoro e fa sentire i lavoratori più sicuri.
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