E’ scontato che in questo periodo dell’ anno i carichi di lavoro  all’ interno di un magazzino aumentino in maniera considerevole. Alcuni comparti produttivi focalizzano su questo periodo, buona parte del fatturato annuale. Le scadenze ravvicinate, lo stress, la fretta, e le assunzioni stagionali aumentano il rischio di incidenti. E’ possibile valutare e prevedere i rischi principali e proteggere tutti. 

Cosa tratta.

I mesi invernali, da sempre vedono un aumento dei carichi di lavoro dei magazzini, tra offerte per il Black Friday, e le festività che arrivano poi ad allungarsi fino a gennaio per le consegne. Il settore della logistica appare in difficoltà nel post pandemia, e diversi studi segnalano che circa l’80% delle organizzazioni dichiara di avere carenze di personale dal 2020 ad oggi. In molti casi, i lavoratori vengono spostati su ruoli e attività diverse per coprire le esigenze, chiedendo anche di lavorare in straordinario e/o in ambienti e/o aree non perfettamente conosciute. In alternativa si ricorre ad assunzioni stagionali e/o a lavoro interinale.  E’ ormai assodato che :

1) Personale non adeguatamente formato e addestrato, ha maggiori probabilità di avere incidenti durante il primo mese di lavoro (fino a 4 volte secondo alcuni studi).

2) Personale non consapevole dei rischi presenti può mettere in pericolo anche gli altri lavoratori presenti.

Valutare le capacità

Appare quindi molto chiaro che la prima cosa importante sia verificare l’esperienza e la qualifica del nuovo personale, chiamato ad operare in condizioni lavorative stressanti. Prendersi il tempo di controllare gli attestati e la formazione ricevuta, può avere una valenza fondamentale anche per capire (ed eventualmente colmare) le carenze riscontrate. Spesso nella fretta, i nuovi operatori  sono chiamati ad usare attrezzature per le quali non sono formati o non del tutto. Una persona competente ( e sul luogo di lavoro) può infine valutare il livello di addestramento (e quindi di abilità) del nuovo operatore e decidere se è idoneo oppure ha bisogno di ulteriori approfondimenti.

Capacità e addestramento viaggiano di pari passo. Tutti i lavoratori che usano attrezzature, mezzi e impianti devono essere perfettamente addestrati prima di poterli usare. E’ uno dei focus principali della mini riforma del testo unico avvenuta nel Dic. del 2021. In questo caso, non si verifica un adempimento formale, rappresentato da un attestato ma si guarda alle reali competenze prima di esporre lavoratori a rischi concreti. In particolare per i lavoratori interinali, è fondamentale che vengano inclusi in questo tipo di verifiche e formazione. Gli studi dimostrano che un lavoratore formato, non è solo più sicuro, ma fornisce un apporto lavorativo maggiore e positivo, indipendentemente dal periodo di impiego. Infine una nota sull’ incarico. Le direttive europee, recepite nel testo unico del 2008, hanno previsto che il lavoratore informato, formato e addestrato venga incaricato dal datore di lavoro, fornendo uno strumento di gestione delle competenze. La validità dell’ incarico viene periodicamente rivalutata con le visite mediche, i test antidroga e alcol e gli aggiornamenti formativi. A fronte di carenze comportamentali e di salute, l’organizzazione può decidere di togliere l’incarico alla persona. Lo strumento “incarico” però appare poco utilizzato.

Salviamoli tutti.

La maggior parte dei lavoratori poi, non usa mezzi ma gira a piedi, compresi gli autisti dei mezzi pesanti che attendono il carico /scarico, tristemente molto presenti nelle statistiche degli incidenti. Dai dati INAIL si evince che i lavoratori maggiormente a rischio, sono quelli che lavorano in prossimità dei mezzi e non come si potrebbe pensare gli autisti/operatori. E’ necessario operare su due fronti :

1) Lavorare sull’ addestramento e sulla consapevolezza per tutti coloro che non guidano mezzi è in questo caso di fondamentale importanza, specie se lavoratori di breve periodo e/o esterni.

2) Garantire segregazioni tra mezzi e pedoni, anche con barriere fisiche e definire al meglio la segnaletica orizzontale, con passaggi pedonali perfettamente segnalati.

La tecnologia può aiutare a definire eventuali barriere virtuali o a dotare i mezzi (tutti) di dispositivi in grado di “vedere” tutti gli operatori a piedi che siano dotati di dispositivi non più grandi di una moneta e facilmente indossabili. Anche in questo caso stagionali e interinali devono essere adeguatamente informati.  

Combattere lo stress.

Quando la pressione lavorativa si alza, i lavoratori sono soliti prendere scorciatoie nell’ errata convinzione che si possa risparmiare tempo. Inutile sottolineare che trucchi e scorciatoie riguardano in massima parte procedure,  protezioni e sicurezza. In questo caso è fondamentale che tutti i lavoratori ed in particolare i preposti siano adeguatamente vigilati per evitare abitudini, comportamenti, pratiche di lavoro e usi scorretti. Un esempio classico, riguarda l’uso di sovraccaricare muletti e camion, nella speranza di fare meno viaggi e/o accelerare il lavoro. Il risultato invece si traduce spesso in collisioni, carichi persi, quando non si parla di ribaltamenti e lesioni gravi. Soprattutto sulla strada, un rapido controllo può portare a periodi di fermo, inattività, sanzioni, scadenze non rispettate ecc. Tutti problemi che le organizzazioni dovrebbero evitare soprattutto nei periodi di maggior lavoro.

Rimane la principale responsabilità del datore di lavoro (e di tutta l’organizzazione) garantire che i lavoratori che operano in magazzino (sui mezzi come a piedi) sia perfettamente consapevole dei rischi presenti e del contesto, compresi i periodi in cui il lavoro aumenta. Garantire anche ai pedoni ed agli esterni, una corretta informazione, cosi come una formazione e un addestramento adeguati rimane un passaggio essenziale e non trascurabile. I dati nel 2022 ormai 2023 ci sono e devono essere utilizzati.

A chiudere : I carichi  di lavoro, lo stress, la stanchezza e le consegne natalizie, non possono e non devono giustificare un incidente, soprattutto in condizioni prevedibili come queste.  E’ più importante che tutti tornino a casa a godersi le feste.

Quando entra in vigore.

Il mini codice che parla di addestramento e preposti è entrato in vigore nel dicembre del 2021.Il Testo unico è in vigore dal 1° maggio del 2008.

Indicazioni operative 

1)    I dati dimostrano che il pericolo esiste tanto per gli operatori sui mezzi che per i pedoni. Curare la formazione e l’addestramento di entrambi.

2)    Eseguire quotidianamente i controlli dei mezzi e dei percorsi per accertarne la sicurezza e la funzionalità.

3)    Avvisare immediatamente il superiore diretto di eventuali non conformità e comportamenti non adatti.

4)    Percorrere gli spazi appositi rispettando la segnaletica interna nel rispetto delle reciproche corsie. Mezzi da una parte e pedoni dall’ altra. Transitare tutti a distanza di sicurezza.

5)    Fare attenzione agli ostacoli, alle curve, ai carichi, deve essere cura sia degli autisti dei mezzi che dei pedoni.

6)    Garantire la regolarità delle movimentazioni : carrelli e camion che rispettano le portate, evitando frenate, grandi elevazioni, e tutti quei comportamenti che possono (con buon senso) essere definiti rischiosi.

7)    E’ di questa settimana, la cronaca dell’ ennesimo morto trasportato sulle forche del muletto e caduto malamente. Inutile commentare.

8)    Curare le fasi di fine lavoro, spegnere i mezzi, togliere le chiavi, azionare i freni.

9)    Porre attenzione alle fasi di rifornimento (diesel e benzina) e/o di ricarica dei mezzi elettrici (Atex)