Parliamo di rischio elettrico
A cura della redazione
Il processo di valutazione e gestione del rischio elettrico, derivante dall'applicazione congiunta del Decreto Legislativo 81/08 e degli altri testi di legge in vigore, mira a ridurre il rischio elettrico a un livello accettabile in conformità con la legislazione vigente. La valutazione del rischio elettrico può variare a seconda della fonte del rischio e potrebbe richiedere documenti o attestazioni specifiche per ciascuna sorgente di rischio, come impianti elettrici, apparecchiature e organi di collegamento mobile. Tuttavia, la valutazione deve tenere conto delle condizioni di sicurezza durante la costruzione, l'utilizzo e la manutenzione di questi componenti nel tempo.
Cosa tratta:
Nelle attività ordinarie in cui i lavoratori sono considerati utenti generici di impianti e apparecchiature elettriche, il datore di lavoro deve prendere le seguenti azioni:
1. Realizzazione Sicura: Il datore di lavoro deve assicurarsi che tutto il materiale elettrico messo a disposizione dei lavoratori sia installato seguendo le migliori pratiche, considerando le specifiche del lavoro e le condizioni ambientali ed operative.
2. Corretto Utilizzo: È essenziale garantire che i lavoratori utilizzino correttamente il materiale elettrico per prevenire rischi. Ciò implica la formazione dei lavoratori per un uso sicuro.
3. Manutenzione Adeguata: Gli impianti e le apparecchiature elettriche devono essere sottoposti a manutenzione regolare e ad accertamenti periodici per assicurare il mantenimento delle condizioni di sicurezza nel tempo.
In attività specifiche in cui i lavoratori potrebbero dover operare direttamente su parti attive accessibili di impianti elettrici o vicino a esse, la gestione del rischio elettrico richiede ulteriori misure:
1. Formazione Specialistica: I lavoratori devono ricevere una formazione specialistica per svolgere compiti e manutenzione su componenti elettrici.
2. Lavoro Sotto Tensione: Se necessario, i lavoratori devono essere abilitati a lavorare sotto tensione.
3. Procedure Specifiche: Devono essere adottate procedure di lavoro specifiche per garantire la sicurezza dei lavoratori.
4. Protezioni Collettive e Individuali: Sono necessarie attrezzature e dispositivi di protezione collettivi e individuali, come previsto dalla legislazione e dalle norme tecniche. Inoltre, è fondamentale effettuare una valutazione specifica del rischio per le scariche atmosferiche e adottare le misure necessarie, come previsto dalle norme tecniche, per ridurre il rischio a livelli accettabili.
Questo processo di valutazione e gestione del rischio elettrico è progettato per garantire la sicurezza dei lavoratori in presenza di pericoli elettrici in conformità con la legislazione vigente. Le attività ordinarie per la valutazione e gestione del rischio elettrico richiedono una conoscenza approfondita delle attività svolte nel luogo di lavoro, delle condizioni ambientali e operative, nonché della presenza di fattori di rischio specifici. Ecco un riassunto delle azioni da intraprendere:
1. Sicurezza Iniziale: Inizialmente, bisogna considerare la corretta realizzazione e installazione di impianti e apparecchiature elettriche, tenendo conto anche della protezione dalle scariche atmosferiche. Questo può includere una valutazione preliminare per determinare se sono necessarie misure di protezione specifiche.
2. Impianti Elettrici: Per gli impianti elettrici, è importante verificare la presenza della dichiarazione di conformità alla regola dell'arte. Questa dichiarazione dovrebbe essere conforme all'art. 9 della legge 46/90 (o all'art. 7 del d.m. 22/01/08, n. 37, per interventi successivi al 27/03/08) e deve essere correttamente compilata con tutti gli allegati obbligatori.
3. Immobili Pre-1990: Nel caso di impianti elettrici costruiti prima del 1990 e privi di dichiarazione di conformità, è possibile che non ci siano indicazioni sulla sicurezza iniziale dell'impianto da parte dell'installatore. In questo caso, i risultati di controlli periodici effettuati secondo quanto previsto dal d.lgs. 81/08 art. 86, co. 1, possono fornire informazioni sullo stato di sicurezza dell'impianto. In alternativa, è possibile richiedere una verifica approfondita da parte di un soggetto qualificato.
4. Apparecchi Elettrici: Per gli apparecchi elettrici soggetti alla Direttiva Bassa Tensione, realizzati dopo il 1° gennaio 1997, è essenziale verificare la presenza della marcatura CE. Gli apparecchi devono inoltre riportare informazioni leggibili come il nome o il codice identificativo del modello, la tensione e la corrente nominali e altre informazioni necessarie per l'uso sicuro.
5. Dispositivi Mobili "Ad Uso Industriale": Per gli organi di collegamento mobile "ad uso industriale," è fondamentale verificare la presenza della marcatura CE in conformità alla Direttiva Bassa Tensione. Questi dispositivi devono anche riportare il nome o il marchio del costruttore o del venditore, il riferimento al tipo, la corrente e la tensione nominali.
6. Garanzie Aggiuntive di Sicurezza: Ulteriori garanzie di sicurezza possono essere fornite attraverso l'uso di marchi volontari come il marchio IMQ. Inoltre, è importante tenere conto delle condizioni specifiche di sicurezza legate all'ambiente di lavoro, alle attività operative e all'uso previsto di impianti e apparecchiature elettriche. La valutazione e gestione del rischio elettrico dovrebbero essere basate su un'analisi approfondita di questi fattori al fine di garantire un ambiente di lavoro sicuro in conformità con le leggi vigenti.
Riepilogando gli adempimenti per le attività ordinarie legate al rischio elettrico, è importante considerare che anche quando i lavoratori sono esposti a questo rischio solamente come utenti di impianti, apparecchi, o organi di collegamento mobile, la gestione del rischio richiede il coinvolgimento di molteplici soggetti e figure professionali. Questi soggetti includono lavoratori, preposti, dirigenti (se presenti), il datore di lavoro, progettisti, installatori, fabbricanti o distributori di materiale elettrico, organi di vigilanza, e altre figure coinvolte in vari ruoli aziendali.
Per una gestione efficace del rischio elettrico, è importante coordinare e sistematizzare tutte le azioni previste dalla legge, dalle normative tecniche e dalle linee guida sulla sicurezza dei lavoratori. Questo può essere realizzato attraverso l'uso di liste di controllo che raccolgono in modo organizzato tutti gli adempimenti previsti.
Indicazioni operative
Nel contesto della protezione dalle scariche atmosferiche e del corretto utilizzo e mantenimento delle apparecchiature elettriche, sono necessarie azioni specifiche. Ecco un riassunto delle principali attività coinvolte:
Protezione dalle Scariche Atmosferiche:
- Verificare la presenza di una valutazione del rischio dovuto al fulmine, eseguita in conformità alle norme tecniche.
- Verificare la presenza del progetto e della dichiarazione di conformità alla regola dell'arte secondo la legge 186/68 o secondo il d.m. 22/01/08, n. 37 (per gli impianti successivi al decreto).
- In conformità al d.p.r. 462/01, inviare copia della dichiarazione di conformità dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche ai dipartimenti territoriali Inail e all'ASL/ARPA competenti entro 30 giorni dalla messa in esercizio dell'impianto, unitamente alla denuncia dell'installazione dello stesso.
Corretto Utilizzo: Assicurare l'informazione e formazione del personale sugli impianti e le apparecchiature elettriche. Questo può includere la conoscenza delle istruzioni d'uso, l'addestramento, e la segnalazione tempestiva delle carenze e dei pericoli. Prestare particolare attenzione all'uso corretto degli organi di collegamento, come l'uso di spine compatibili e l'inserimento completo delle spine nelle prese. Evitare l'uso di prese multiple, prolunghe in cascata e sovraccaricamenti delle apparecchiature.
Mantenimento nel Tempo: Garantire la manutenzione e gli accertamenti periodici dei dispositivi elettrici, inclusi i controlli periodici e le verifiche periodiche, come previsto dalla legge. Tenere conto delle istruzioni d'uso e manutenzione predisposte dall'installatore dell'impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate. Riferirsi alle normative tecniche appropriate per la manutenzione, come la guida CEI 0-10 per gli impianti elettrici.
In generale, queste azioni mirano a garantire la sicurezza elettrica nelle attività ordinarie, prevenendo situazioni di rischio attraverso una corretta installazione, utilizzo e manutenzione delle apparecchiature elettriche. Queste misure contribuiscono a ridurre le possibilità di incidenti e danni derivanti da negligenza o situazioni pericolose.
Le norme tecniche, nei contesti di accertamenti periodici per la sicurezza elettrica, utilizzano il termine "verifiche" invece di "controlli".
In breve:
Le verifiche periodiche di sicurezza elettrica, come richieste dall'articolo 86 del d.lgs. 81/08, si riferiscono alle "verifiche" definite nelle norme tecniche specifiche.
- La norma CEI 64-8 parte 6 fornisce indicazioni sulle verifiche periodiche per gli impianti elettrici in bassa tensione tramite esami a vista e prove.
- Per contesti specifici, come i locali ad uso medico o luoghi con pericolo di esplosione, è possibile far riferimento alle specifiche normative tecniche.
Le verifiche dovrebbero includere:
- Controlli periodici di sicurezza elettrica in base alle indicazioni delle norme tecniche, come la CEI 64-8.
- Rispetto delle istruzioni di uso e manutenzione fornite dai fabbricanti delle apparecchiature e degli impianti.
In assenza delle istruzioni fornite dai fabbricanti, o per apparecchiature non coperte dalle direttive specifiche, è necessario eseguire manutenzioni e verifiche seguendo le normative tecniche adeguate.
Per organi di collegamento mobile, la verifica periodica può implicare un esame visivo per valutare l'integrità meccanica e la protezione contro i contatti diretti e la penetrazione di liquidi.
Per la protezione dalle scariche atmosferiche, le norme tecniche richiedono l'attenzione alle istruzioni di uso e manutenzione e alle prescrizioni specifiche per l'ambiente in questione. Sono previsti due tipi di accertamenti periodici:
- Le verifiche richieste dal d.p.r. 462/2001.
- I controlli periodici conformi alle norme tecniche richiamate dall'articolo 86 del d.lgs. 81/08.
Gli accertamenti periodici dovrebbero considerare sia gli impianti e le apparecchiature elettriche stessi che le condizioni ambientali e operative circostanti, con particolare attenzione alla classificazione degli ambienti e ai fattori ambientali come temperatura, umidità, presenza di liquidi, ecc.
Le condizioni iniziali di progettazione e installazione dovrebbero essere mantenute o migliorate nel tempo. In caso contrario, gli accertamenti dovrebbero verificare la compatibilità degli impianti e delle apparecchiature con le nuove condizioni ambientali e operative.
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