Se l'azienda ritarda il pagamento del Tfr per attendere l'indice Istat deve la rivalutazione e gli interessi al dipendente (Cassazione, n. 1040 del 28 gennaio 2002). A nulla infatti valgono le giustificazioni del datore di lavoro in merito alla necessità di effettuare così un doppio conteggio in quanto non può non essere tenuto conto il bisogno del lavoratore di ricevere un "compenso" che è maturato in anni di lavoro e che spesso è destinato a pressanti necessità sorte in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro. Allo stesso modo non vi è una disparità di trattamento o un sacrificio del lavoratore che, se del caso, dovrebbe essere previsto nei contratti collettivi di lavoro (alcuni prevedono determinate forme di pagamento dilazionato).