L’INPS, con il messaggio n. 2547 del 6 luglio 2023, ha precisato che la lavoratrice può accedere alla pensione anticipata c.d. opzione donna riscattando il corso universitario di studio purché l’esercizio della facoltà di opzione al sistema contributivo e la presentazione della domanda di riscatto abbiano una data anteriore al 6 luglio 2023.

Inoltre è necessario il perfezionamento, alla data di presentazione della domanda di riscatto, dei requisiti, sia anagrafico che contributivo, per la pensione anticipata c.d. opzione donna, tenendo anche conto della contribuzione per il riscatto.

Secondo l’INPS quanto detto trova applicazione anche nei casi di presentazione della domanda di pensione anticipata c.d. opzione donna in data successiva al 31 dicembre 2021, purché le citate condizioni risultino soddisfatte alla predetta data.

Ne deriva che le domande di pensione anticipata c.d. opzione donna devono tener conto delle predette precisazioni e quelle respinte devono essere riesaminate, su istanza di parte, sempreché il diritto non sia stato negato con sentenza passata in giudicato. I ricorsi amministrativi pendenti in materia devono essere riesaminati sulla base dei criteri sopra illustrati.