L’Inail ha reso disponibile il nuovo opuscolo sulla prestazione aggiuntiva in favore delle persone colpite da malattie asbesto-correlate e dei loro superstiti.

Si ricorda che il Fondo per le vittime dell’amianto eroga una prestazione aggiuntiva, ovvero un indennizzo economico destinato ai titolari di rendite per malattie correlate all’esposizione all’amianto e alla fibra “fiberfrax” e, in caso di morte, in favore dei loro eredi titolari di rendita a superstiti. Il finanziamento del Fondo è a carico, per un quarto, delle imprese e, per tre quarti, del bilancio dello Stato. Agli oneri a carico delle imprese si provvede con un’addizionale sui premi assicurativi relativi ai settori di attività che hanno comportato una maggiore esposizione all’amianto. La prestazione aggiuntiva, fissata in una misura percentuale della rendita diretta o in favore dei superstiti non è soggetta a tassazione Irpef ed è calcolata sulla base del rapporto tra le risorse annue effettivamente disponibili nel Fondo e la spesa sostenuta dall’Istituto per le rendite asbesto-correlate erogate nell’anno di riferimento.

Con la legge di stabilità 2015 (190/2014), i benefici del Fondo per le vittime dell’amianto istituito presso l’Inail sono stati estesi in via sperimentale – per gli anni 2015, 2016 e 2017 – ai malati di mesotelioma non professionale che abbiano contratto la patologia o per esposizione familiare a lavoratori impiegati nella lavorazione dell’amianto o per esposizione ambientale.

Da ultimo, è stata prevista anche una nuova prestazione a favore degli eredi dei lavoratori portuali. In particolare, al nuovo Fondo, distinto da quello per le vittime dell’amianto, possono accedere gli eredi dei lavoratori deceduti per patologie asbesto-correlate contratte per esposizione all’amianto nell’esecuzione delle operazioni portuali, nei porti nei quali hanno trovato applicazione le disposizioni della legge n. 257 del 1992, contenente le norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto nel nostro Paese.