OK del Governo alla legge delega di riforma tributaria
A cura della redazione
Il Consiglio dei Ministri. Nella seduta del 16/04/2012 n.24, ha approvato il disegno di legge sulla delega fiscale per dare maggiore certezza al sistema tributario, migliorare i rapporti con i contribuenti e proseguire nel contrasto all’evasione fiscale.
Il provvedimento spazia su diversi fronti: dalla riforma del catasto alla sostituzione dell’elusione con il divieto di abuso di diritto, dalla rivisitazione dei regimi fiscali nell’ottica della semplificazione alla revisione del sistema sanzionatorio secondo criteri di predeterminazione e proporzionalità rispetto alla gravità della condotta, dando rilievo alla configurazione del reato tributario per i comportamenti fraudolenti, simulatori o finalizzati alla creazione e utilizzo della documentazione falsa.
Inoltre la bozza delle delega fiscale prevede interventi fiscali a favore dell’ambiente applicati a chi inquina e una razionalizzazione dell’IVA e di altre imposte indirette.
Una novità importante è la sostituzione dell’IRES con l’IRI, l’imposta sul reddito imprenditoriale, che consisterà non solo nel cambio del nome, ma nell’introduzione, come metodo di tassazione ordinario, l’applicazione dell’IRES a tutte le attività di impresa e professionali. In sostanza il reddito che l’imprenditore od il professionista ottiene dallo svolgimento della sua attività viene tassato in IRPEF come reddito ordinario soggetto alla progressività propria del predetto tributo.
Di particolare interesse anche la disposizione sull’IMU (ex ICI). In particolare è previsto il versamento dell’importo dovuto sull’abitazione principale in tre rate (giugno, settembre e dicembre) tutte pari al 33%. Rimangono invece due rate (acconto a giugno e saldo a dicembre) per tutte le altre unità abitative diverse da quella principale.
Infine, viene nuovamente differito al 1° luglio 2012 (originariamente previsto a maggio, poi slittato a giugno) il termine a decorrere dal quale sarà vietato pagare da parte della P.A. stipendi e pensioni oltre i mille euro in contanti.
Riproduzione riservata ©