Nuovo emission trading system
A cura della redazione
Il 4 settembre 2024 il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva lo schema di Dlgs che recepisce le ultime novità Ue del 2023 sul sistema di scambio di quote di emissione di gas serra (Ets).
Di cosa si tratta:
Emission trading system è uno dei meccanismi introdotti dall’Unione Europea per contrastare il cambiamento climatico, regolamentando le emissioni di gas serra.
Questo strumento si basa sul principio del cap and trade, ovvero viene fissato un tetto massimo, (cap), alle emissioni consente per le industrie coperte dal sistema, e permettendo loro di scambiare (trade), diritti di emissione.
Viene fissato un limite massimo complessivo alle emissioni di gas serra per i settori coperti. Le aziende acquistano o ricevano le quote di emissione, ovvero dei permessi che consentono di emettere una certa quantità di CO2. Se un’azienda emette meno CO2 rispetto a quello consentito dalle sue quote, può vendere la parte in eccesso alle altre aziende, che al contrario superano il limite. Tutto questo crea un incentivo economico per le aziende a ridurre le emissioni. Per tutte quelle aziende che emettono di più di quanto sia loro consentito incorrono in una sanzione.
Il provvedimento del Consiglio dei Ministri del 4 settembre 2024 recepisce le seguenti direttive:
- Direttiva 2023/958/UE;
- Direttiva 2023/959/Ue;
Le principali novità oggetto del recepimento italiano:
1. Estensione a nuovi settori: Il nuovo ETS si applicherà a nuovi settori che finora non erano inclusi:
- Trasporto marittimo: sarà incluso, richiedendo che le compagnie di navigazione acquistino permessi per le loro emissioni;
- Costruzioni e trasporti stradali: implementato un nuovo ETS, definito ETS II, che sarà separato e riguarderà le emissioni legate al riscaldamento degli edifici e ai trasporti stradali;
2. Riduzione accelerata del tetto di emissioni: Il nuovo piano prevede una riduzione delle emissioni del 62% rispetto ai livelli del 2005;
3. Graduale eliminazione delle quote gratuite: Le industrie ad alta intensità energetica, come l'acciaio e il cemento, ricevono alcune quote gratuite per evitare la "fuga di carbonio" (carbon leakage), cioè lo spostamento delle attività in paesi con regolamentazioni meno severe. Con il nuovo ETS, queste quote gratuite verranno ridotte e sostituite da un meccanismo di aggiustamento delle emissioni alla frontiera, che imporrà una tariffa sulle importazioni da paesi con standard ambientali più bassi;
4. Fondo per la transizione climatica: Parte dei ricavi generati dalle aste delle quote verrà utilizzata per creare un fondo per sostenere le aziende e le famiglie più colpite dall'aumento dei costi energetici e dalle nuove regole.
Conclusione:
Il nuovo ETS rappresenta un tassello fondamentale della politica climatica europea per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
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