L’Ente italiano di normazione ha pubblicato le prime norme della serie ISO 59000 sull’economia circolare

 

Cosa tratta?

L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.

In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo. Una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono infatti reintrodotti, laddove possibile con il riciclo. Così si possono continuamente riutilizzare all’interno del ciclo produttivo generando ulteriore valore.

I principi dell’economia circolare contrastano con il tradizionale modello economico lineare, fondato invece sul tipico schema “estrarre, produrre, utilizzare e gettare”. Il modello economico tradizionale dipende dalla disponibilità di grandi quantità di materiali e energia facilmente reperibili e a basso prezzo.

Il Parlamento europeo chiede l’adozione di misure anche contro l'obsolescenza programmata dei prodotti, strategia propria del modello economico lineare.

Proprio per questo, recentemente, l’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione ha pubblicato tre nuovi standard ISO per l’economia circolare:

  • ISO 59004 (Vocabolario, principi e orientamenti per l’attuazione), guida per l’implementazione di un’economia circolare completa e applicabile a qualsiasi tipo di organizzazione;
  • ISO 59010 (Guida alla transizione dei modelli di business e delle reti del valore), guida per le organizzazioni che desiderano trasformare i propri modelli e reti di creazione di valore da un quadro lineare a uno circolare;
  • ISO 59020 (Misurazione e valutazione delle prestazioni di circolarità), guida per le organizzazioni per misurare e valutare le loro prestazioni di circolarità all’interno di sistemi economici definiti.

Gli standard sono stati pubblicati dopo cinque anni di lavori da parte del Technical Committee ISO/TC 323 (“Circular economy”), di cui fanno parte esperte ed esperti provenienti da 100 paesi.

 

Quando entra in vigore?

Tutte le norme sono entrate in vigore il 22 maggio 2024.

 

Indicazioni operative

Una transizione verso l’economia circolare si fa sempre più importante e urgente sotto vari aspetti, protezione dell’ambiente, riduzione della dipendenza da materie prime, creazione di posti di lavoro e risparmio di denaro per i consumatori.

Oltre a questo, la transizione verso un’economia più circolare può portare numerosi vantaggi, tra cui:

  • riduzione della pressione sull’ambiente;
  • più sicurezza circa la disponibilità di materie prime;
  • aumento della competitività;
  • impulso all’innovazione e alla crescita economica (un aumento del PIL dello 0,5%);
  • incremento dell’occupazione (si stima che nell’UE grazie all’economia circolare potrebbero esserci 700.000 nuovi posti di lavoro entro il 2030).