Nuova UNI per gli esoscheletri occupazionali
A cura della redazione
UNI ha pubblicato il rapporto tecnico UNI/TR 11950:2024 “Sicurezza e salute nell’uso degli esoscheletri occupazionali orientati ad agevolare le attività lavorative”
Cosa tratta?
Gli esoscheletri occupazionali sono dispositivi di ausilio indossabili che supportano i lavoratori nello svolgere attività manuali. Sono soluzioni tecnologiche progettate per supportare meccanicamente il corpo umano durante il sollevamento delle merci o per attività particolarmente gravose, gli esoscheletri riducono il carico nello sforzo fisico umano e limitano l’adozione di posture incongrue di un lavoratore. In questo modo, limitano l’impatto di carichi pesanti e concorrono a evitare il rischio di danni a livello muscolo scheletrico.
Il documento, redatto da un gruppo di lavoro coordinato dall’Inail, indica i criteri generali per progettare, costruire e utilizzare questi dispositivi illustrandone potenzialità e rischi. La UNI/TR 11950 approfondisce lo stato dell’arte degli esoscheletri occupazionali e si propone di:
- fornire indicazioni sulla corretta terminologia e definizioni da adottare nel settore degli esoscheletri occupazionali;
- individuare e descrivere le diverse tipologie di esoscheletri ad oggi sviluppati ed in uso negli ambienti di lavoro (con particolare riferimento agli attivi e passivi);
- illustrare i principi generali di progettazione e costruzione degli esoscheletri;
- rappresentare i settori lavorativi di possibile applicazione degli esoscheletri;
- inquadrare le potenziali opportunità e problematiche correlate all’uso degli esoscheletri.
Dispositivi indossabili come gli esoscheletri vengono presentati come una soluzione utile per ridurre o mitigare i rischi da sovraccarico biomeccanico, ma ciò richiede come precondizione una corretta implementazione nei luoghi di lavoro, al fine di evitare potenziali rischi correlati al loro uso.
Quando entra in vigore?
La norma è in vigore dalla data di pubblicazione, 18 aprile 2024.
Indicazioni operative
L’approccio tradizionale alla mitigazione di questi rischi prevede l’adozione di misure di prevenzione atte a eliminare o quantomeno ridurre il potenziale danno, attraverso, ad esempio, un’idonea configurazione del luogo di lavoro, una corretta gestione dell’attività lavorativa e un’appropriata scelta delle attrezzature di lavoro utilizzate dal lavoratore. Nei casi in cui queste misure di prevenzione non possano risultare efficaci per la mitigazione del rischio di sovraccarico biomeccanico, recentemente in alcuni contesti produttivi si sta introducendo appunto l’utilizzo di esoscheletri.
Occorre valutare il contributo di questi dispositivi e, soprattutto, quale può essere il loro contributo alla riduzione del rischio, quali rischi residui permarranno e quali, invece, verranno magari introdotti dal loro impiego nei diversi contesti produttivi.
Occorre valutare il contributo di questi dispositivi e, soprattutto, quale può essere il loro contributo alla riduzione del rischio, quali rischi residui permarranno e quali, invece, verranno magari introdotti dal loro impiego nei diversi contesti produttivi.
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