Presentati i dati dell’attività di vigilanza 2022 e le linee programmatiche INL per il 2023 nella riunione della Commissione centrale di coordinamento, alla presenza del Ministro Calderone

Cosa tratta?

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato sul proprio sito internet, i risultati dell'attività di vigilanza per l’anno 2022 dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro.

I dati parlano di ispezioni in circa 100mila aziende, con un incremento del 22% degli accessi per verificare il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro (17.035 nel 2022 a fronte di 13.924 nel 2021), ma anche delle violazioni contestate (+44%, dalle 17.643 del 2021 alle 25.481 nel 2022). Notevole l'incremento registrato anche in tema di provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali, pari a 8.210 a fronte dei 3.971 dell'anno precedente, di cui circa il 35% (2.814) determinati da gravi violazioni in materia di sicurezza.

Dalle 100mila aziende ispezionate nel 2022, sono stati recuperati 1.153.324.990 euro in contributi e premi ed è emerso il 72% di irregolarità (+3%) rispetto al 2021, +3,75% i contributi e premi recuperati, una media di 14.034 euro ad azienda.

Quando entra in vigore?

Dati pubblicati il 14 febbraio 2023 a margine dell’incontro della Commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza del 13 febbraio 2023.

Indicazioni operative

Sono state delineate anche le linee di programmazione della vigilanza per il 2023 che vede edilizia, agricoltura, logistica e trasporti come i settori principali verso cui indirizzare i controlli relativi a salute e sicurezza nell'ambito della vigilanza cosiddetta di iniziativa.