Pubblicato il 12 dicembre 2024 in Gazzetta Ufficiale europea il regolamento che introduce regole di trasparenza ed integrità per le attività di rating ambientale, sociale e di governance (ESG), che indicano il livello di sostenibilità delle imprese.

Cosa tratta

Arriva dopo l’approvazione del Consiglio UE del 27 novembre 2024 il nuovo regolamento (UE) 2024/3005, che va finalmente a mettere ordine nel mondo del rating ESG. La norma si pone diversi obiettivi:

  • fornire un indirizzo comune sulle attività di rating, per renderle più comparabili, ma soprattutto più trasparenti;
  • incrementare, in questo modo, la fiducia degli investitori e prevenire fenomeni come il greenwashing, affinché anche i consumatori ricevano informazioni più affidabili e trasparenti;
  • agevolare una transizione verso modelli più sostenibili che sia effettiva.

Con questo provvedimento i fornitori di rating con sede in UE dovranno essere autorizzati dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) e saranno soggetti alla sua sorveglianza, oltre a rispettare specifici requisiti di trasparenza.

Anche i fornitori di rating stabiliti fuori UE, che vogliono operare sul territorio dell’unione, dovranno essere sottoposti a verifica del rispetto dei requisiti da parte di un fornitore di rating ESG autorizzato dall’UE.

Fra le novità introdotte il principio di separazione delle attività commerciali, per prevenire il conflitto di interessi, e i requisiti per il personale dipendente e non impiegato nell’analisi di rating.

È previsto un regime agevolato e facoltativo temporaneo, fino a tre anni, per i “piccoli fornitori di rating ESG”, così come definiti dalla direttiva 2013/34/UE, per attenuare l’impatto dell’introduzione dei nuovi obblighi e non sfavorirli eccessivamente rispetto alle aziende più grandi.

La norma modifica i regolamenti (UE) 2019/2088 (SFDR - Sustainable Finance Disclosure Regulation) e (UE) 2023/2859 (istitutivo dell'ESAP - Punto di accesso unico europeo).

Quando entra in vigore

Il regolamento entra in vigore a gennaio 2025, ma sarà operativo dal 2 luglio 2026, dando ampio margine ai fornitori di rating per adeguarsi.

Per approfondire:

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