Confcooperative, ha reso noto il 16 febbraio 2018 che è stato approvato il progetto di fusione tra Cooperlavoro, Previcooper e Filcoop, che darà vita a Previdenza Cooperativa, uno dei fondi pensione negoziali più grandi e patrimonializzati del Paese.

Previdenza Cooperativa sarà aperto a tutti i settori ed imprese cooperative e farà riferimento a tutti i contratti nazionali di lavoro sottoscritti da Confcooperative, Legacoop e Agci con Cgil, Cisl e Uil. La fusione è stata annunciata, al termine delle tre assemblee dei delegati che oggi, a FICO Eataly World, hanno approvato il Progetto, lo Statuto e il Regolamento elettorale del nuovo fondo.

La fusione crea valore in termini di efficienza, per assicurare ai lavoratori aderenti prestazioni ancora più sicure e vantaggiose e ampliare ulteriormente il bacino degli iscritti. L’obiettivo è quello di rilanciare il ruolo della previdenza complementare come secondo pilastro pensionistico. Infatti, le economie di scala che i tre Fondi otterranno dalla fusione in Previdenza Cooperativa comporteranno, si stima, una diminuzione tra il 5% e il 10% delle principali voci di spesa di gestione, grazie alla razionalizzazione dei servizi e alla rinegoziazione con i fornitori e i gestori finanziari.  Renderà inoltre possibile allocare meglio le risorse, consolidare gli assetti organizzativi e strategici e rispondere all’ampia domanda potenziale di previdenza integrativa ancora non soddisfatta nel mondo cooperativo.

L’unificazione attua l’Accordo Interconfederale del 21 febbraio 2017, e verrà ora comunicata alla Covip.  Alla data di efficacia, tra circa tre mesi, gli iscritti a Cooperlavoro, Previcooper, e Filcoop diverranno automaticamente iscritti di Previdenza Cooperativa, mantenendo senza alcun onere, tra le altre, le anzianità di iscrizione maturate nei Fondi di origine, i requisiti di partecipazione, le posizioni individuali accumulate e il medesimo comparto di investimento.