Modifica dell'Elenco Europeo dei Codici dei Rifiuti: nuova proposta dell’Ue
A cura della redazione
La gestione dei rifiuti è un aspetto cruciale per la sostenibilità ambientale e la protezione delle risorse naturali. Ogni tipologia di rifiuto è classificata e codificata in base a precise normative, permettendo una gestione controllata e sicura. In questo contesto, l’Unione Europea (Ue) ha recentemente aperto una consultazione per la proposta di modifica dell’Elenco europeo dei Codici dei Rifiuti, che prevede nuove regole e aggiornamenti significativi.
Di cosa si tratta:
La disciplina generale dei rifiuti in Italia è contenuta nella parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, comunemente noto come "Testo Unico Ambientale". Questo quadro normativo stabilisce le linee guida per la gestione, la classificazione e il trattamento dei rifiuti, in linea con le direttive europee. Secondo tale normativa, i rifiuti sono definiti come: “qualsiasi sostanza o oggetto di cui il detentore si disfi, abbia deciso di disfarsi, o abbia l'obbligo di disfarsi”. A ciascuna tipologia di rifiuto viene associato un codice, noto come Elenco Europeo Rifiuti (ERR) che permette di identificarne le caratteristiche e di gestirlo in maniera adeguata.
I rifiuti vengono classificati principalmente in base a due criteri: origine e pericolosità.
- Classificazione in base all'origine:
- Rifiuti urbani: includono i rifiuti domestici, quelli indifferenziati, rifiuti derivanti dallo spazzamento delle strade e quelli provenienti dalla manutenzione del verde pubblico;
- Rifiuti speciali: generati da attività specifiche, come quelle agricole, industriali, artigianali, commerciali e di servizio. Rientrano in questa categoria anche rifiuti provenienti da attività di demolizione, rifiuti industriali e quelli derivanti dal trattamento di acque reflue.
- Classificazione in base alla pericolosità:
- Rifiuti pericolosi: contenenti sostanze o composti che possono rappresentare un rischio per l'ambiente e la salute umana. Questi rifiuti richiedono un trattamento specifico e norme di sicurezza più rigorose.
- Rifiuti non pericolosi: non presentano un rischio elevato per la salute o l’ambiente e possono essere trattati con metodi di smaltimento o recupero meno complessi.
L’Unione Europea ha aperto, fino all’8 novembre 2024, una consultazione per discutere una proposta di modifica dell'Elenco dei Codici dei Rifiuti. Tra le modifiche proposte, emerge l'introduzione di nuovi codici per i rifiuti derivanti dal trattamento delle batterie, un settore sempre più centrale nella gestione dei rifiuti a causa dell’espansione delle tecnologie elettriche ed elettroniche: l'introduzione di un codice che identifica come rifiuti pericolosi le masse nere, ovvero le frazioni intermedie derivanti dal trattamento delle batterie. Si tratta del materiale che resta dopo la triturazione delle batterie e che contiene ancora elementi potenzialmente pericolosi, come metalli pesanti e sostanze chimiche tossiche. Inoltre, viene proposto un nuovo codice per le batterie a litio raccolte separatamente dai rifiuti urbani, classificate come rifiuti pericolosi. Questo aggiornamento è cruciale, poiché il litio è sempre più presente nelle batterie utilizzate per veicoli elettrici e dispositivi portatili, e il suo smaltimento errato può avere conseguenze gravi per l'ambiente.
L'aggiornamento dei codici permetterebbe una tracciabilità più accurata di questi rifiuti, facilitando anche il loro recupero e smaltimento. Il cambiamento rispecchia anche il crescente impegno dell'UE nel promuovere una economia circolare, riducendo lo spreco di materiali e promuovendo il riciclo e il riutilizzo delle risorse.
Conclusioni
La proposta di modifica dell'Elenco Europeo dei Codici dei Rifiuti rappresenta un passo importante verso una gestione più moderna e responsabile dei rifiuti, in particolare quelli pericolosi come le masse nere e le batterie a litio. Queste modifiche sono in linea con l’impegno dell'Unione Europea per una gestione più sostenibile dei rifiuti e per la transizione verso un'economia circolare. Il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera – dai produttori ai gestori dei rifiuti – sarà fondamentale per garantire il successo di queste nuove norme, che si prefiggono di ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti pericolosi e promuovere un uso più efficiente delle risorse.
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